Mes, Patuelli di Abi attacca Conte: "Le banche italiane non ne sapevano nulla". Se firma viene giù tutto

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Liberoquotidiano.it ECONOMIA

"Se la riforma del Mes dovesse passare così com'è, non compreremo più titoli di stato.

Questo è un problema delle istituzioni della Repubblica e noi facciamo parte della Repubblica.

Durante uno sfogo davanti i giornalisti di Bruxelles, Patuelli lancia l'attacco contro il governo, in riferimento al consenso dato a giugno da Conte e Tria alla riforma del Mes.

Patuelli si riferisce al fatto che il 70% del debito pubblico del nostro Paese è detenuto dalla banche nazionali. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altri giornali

Le nostre banche sono infatti le detentrici di gran parte del debito pubblico nostrano. L’aggiornamento delle norme sul MES rischia di provocare disastri a livello nazionale a cominciare dalle banche italiane. (Proiezioni di Borsa)

Di Maio: «La riforma del Mes stritola l’Italia». LE TAPPE PER LA RIFORMA DEL MES. I possibili cambiamenti di scenario evocati da Patuelli si riferiscono proprio all’approvazione definitiva della riforma del Mes. (Lettera43)

"Se le condizioni relative al debito pubblico cambiano, è chiaro che le banche italiane sottoscriveranno meno debito pubblico. “Se le condizioni relative al debito pubblico si alterano o per maggiori assorbimenti o per interventi che favoriscano sinistri, è chiaro che le banche italiane sottoscriveranno meno debito pubblico. (Il Fatto Quotidiano)

Lo ha detto il presidente dell'Abi Antonio Patuelli parlando a Bruxelles con i giornalisti e commentando la prossima riforma del Fondo salva stati. "Siamo liberi di comprare titoli sovrani, non abbiamo un vincolo di portafoglio e in questa fase abbiamo circa 400 miliardi di debito pubblico italiano. (Yahoo Finanza)

Le banche hanno 400 miliardi di debito pubblico italiano. Patuelli ricorda che altri soggetti nazionali, accanto alle banche, hanno puntato sul debito pubblico italiano. (la Repubblica)

Il problema è il debito pubblico italiano, che non è il debito delle banche. Se le condizioni relative al debito pubblico alterano o per maggiori assorbimenti o per interventi che favoriscano sinistri, è chiaro che le banche italiane sottoscriveranno meno debito pubblico". (Today)