Alessia e il viaggio in Iran tra idealismo e solidarietà

il Resto del Carlino INTERNO

Gentile lettore, pur riconoscendo nelle scelte di taluni viaggiatori idealisti una certa dose di ingenuità - se decidi di girare il mondo non puoi ignorare le difficoltà e i rischi, anche gravi, che incontri in certe aree del Globo - le sue argomentazioni mi lasciano perplesso. Non è il suo caso - la sua lettera usi toni civili - ma sulla vicenda di Alessia Piperno, la 30enne romana, blogger e viaggiatrice, che è stata arrestata a Teheran e che, solo, dopo giorni di silenzio è riuscita a telefonare ai suoi genitori, ho letto sui social commenti talmente squallidi che la mia perplessità iniziale (perché si è infilata in Iran nel pieno del caos senza le dovute cautele?) ha subito ceduto il passo a un sentimento di umana solidarietà, rafforzando in me la speranza che questa giovane italiana venga immediatamente liberata e rimpatriata. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri media

Che c’è andata a fare in Iran?. Te la sei cercata. (Corriere)

Alessia, le donne iraniane e il simbolo dell’oppressione Juliette Binoche si taglia i capelli in solidarietà con le donne iraniane (Il Manifesto)

Quella tra il 15 e il 16 settembre 1979. La Germania Ovest. (IlSudEst)

Ma non è chiaro se il capo della Farnesina abbia affrontato Luigi Di Maio si sveglia dal torpore e si ricorda di essere ancora il ministro degli Esteri. (Secolo d'Italia)