Legge elettorale, Giorgetti: "Torniamo al Mattarellum"

ilGiornale.it INTERNO

"Torniamo al Mattarellum" .

Un po' a sorpresa, forse, Giancarlo Giorgetti propone una riforma "amarcord" per le legge elettorale.

Un sistema elettorale che porta il nome di garanzia del nostro presidente della Repubblica.

Come funziona il Mattarellum. Il Mattarellum è un sistema "misto", anche più maggioritario che proporzionale.

Già, perché il numero due della Lega, intervistato dal Foglio, lancia lì l'idea di riesumare il sistema elettorale che prende il nome dall'attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

Non a caso, forse, Nicola Zingaretti sta facendo catenaccio e gira al largo dell'Emilia, anche perché a chiederglielo è stato uno dei pochi assi nella sua formazione, il governatore uscente Stefano Bonaccini timoroso di vedersi vanificare in pochi minuti insieme al segretario su un palco la fatica di questa durissima campagna elettorale. (Liberoquotidiano.it)

Il primo, con una intervista al Foglio, scolpisce questo ragionamento: “Avanzo una modesta proposta a tutte le forze politiche, torniamo al Mattarellum. Sia come sia, gli alleati della Lega si dimostrano tiepidi alla proposta di un ritorno al Mattarellum. (L'HuffPost)

Che secondo Giorgetti non sarà neutro rispetto al futuro del Governo, come sostiene Giuseppe Conte. “Avanzo una modesta proposta a tutte le forze politiche: torniamo al Mattarellum”. (L'HuffPost)

Conoscenza del pianeta tra bellezze e criticità, per dimostrare quanto i vari luoghi della terra siano tutti interconnessi tra loro. (La7)

Solo costituzionalisti come Stefano Ceccanti, o esperti del settore del Pd come Emanuele Fiano, mettono le mani avanti: «I giudici sono imperscrutabili». Proprio perché per l'attuale maggioranza è difficile, a questo punto, immaginare le urne, può apparire un paradosso, ma può succedere di tutto. (ilGiornale.it)

E in questa partita noi siamo il Sassuolo, Dario Franceschini è la Juventus”. Anche se, sussurra un ministro in quota Pd, “è chiaro che ci sarebbero contraccolpi se la Corte ammettesse il referendum della Lega”. (L'HuffPost)