Covid, frenata sulla quarta dose: ecco perché
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Ma una quarta botta per tutti in tempi brevi, oggi come oggi, pare una prospettiva improponibile.
I super esperti dicono che richiamare milioni di persone con vaccini ancora tarati sul virus di Wuhan quasi a ogni cambio di stagione.
Dunque, cosa accadrà tra pochi mesi, quando i primi che si sono sottoposti al terzo shot (ovvero quelli che hanno fatto l'ultimo richiamo prima di Natale) vedranno arrivare a scadenza il Green pass?
La quarta dose potrebbe forse giovare ai soggetti immunodepressi, ha commentato Akiko Iwasaki, immunologa a Yale, intervistata dal New York Times, ma sottoporre l’intera popolazione a richiami dopo pochi mesi appare poco realistico
La notizia riportata su altri giornali
Se in diversi Paesi l'eventualità è ancora lontana (ma comunque presente) sono diverse le nazioni europee (e non) che o si stanno preparando o già la somministrano. È il caso di Ungheria e Danimarca ma anche di Cile e Israele che ha iniziato proprio il 2 gennaio scorso. (Ticinonline)
Massimo A. Fonte:. (Come Don Chisciotte)
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Mentre Israele, Danimarca, Ungheria e Cile sono già all'opera, e Germania, Francia e Regno Unito ormai da mesi si preparano ad una nuova appendice della campagna vaccinale, sulla possibilità di somministrare una quarta dose di vaccino anti-Covid l'agenzia europea per i medicinali invece frena. (ilmattino.it)
E poi la risposta immunitaria “non sarebbe la stessa” come spiegano alcuni esperti (La Repubblica)