Fabio Duranti ricorda Giuseppe De Donno ▷ "Prima vittima tra coloro che potevano fare qualcosa"

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De Donno era l’anello di congiunzione pericolosissimo

Fabio Duranti ricorda ad “Un giorno speciale” la ricerca medica e l’impegno civile del dottore Giuseppe De Donno, uomo coraggiosamente controcorrente il cui scopo era esclusivamente la cura del paziente senza compromessi né sponsor.

De Donno è stato vittima di questa mentalità antiscientifica che però si proclama scientifica.

Giuseppe De Donno non c’è più. (Radio Radio)

Su altri giornali

Al dottor De Donno è arrivato anche il tributo dei madonnari, che da giovedì a ieri sera hanno lavorato a un ritratto di De Donno, incastonato in un cuore su cui figura un angelo. «Giuseppe De Donno era un medico che amava la sua professione fino in fondo e che non ha mai rinnegato la scienza (gelocal.it)

Al dottor De Donno è arrivato anche il tributo dei madonnari, che da giovedì a ieri sera hanno lavorato a un ritratto di De Donno, incastonato in un cuore su cui figura un angelo. «Giuseppe De Donno era un medico che amava la sua professione fino in fondo e che non ha mai rinnegato la scienza (La Gazzetta di Mantova)

Un medico generoso ed uno studioso appassionato che non ha ricevuto quanto ha donato. «De Donno era molto conosciuto nel Mantovano per la sua attività ospedaliera al Poma ed è diventato noto anche fuori dai confini provinciali durante la fase acuta della pandemia, per aver utilizzato e proposto la cura del plasma iperimmune contro il Covid. (La Voce di Mantova)

Se Fratelli d’Italia, tramite il capogruppo cittadino Luca De Marchi, ha proposto l’intitolazione del Padiglione di Pneumologia a De Donno, la Lega ha affisso nelle proprie bacheche sparse per la provincia messaggi di gratitudine nei confronti del medico mantovano in cui tante persone avevano riposto fiducia. (La Voce di Mantova)

Secondo Luca Marsella, tra i leader di CasaPound e consigliere municipale a Roma, De Donno “nonostante i risultati positivi” della sua cura “si è dovuto scontrare con una vera e propria campagna denigratoria. (Il Riformista)

Giuseppe De Donno (ex primario di pneumologia all’ospedale Carlo Poma di Mantova), ha lasciato sgomenti tutti, pro-vax e non vax. De Donno per suicidarsi, visto che una persona come lui ha dedicato la sua vita a salvare quella degli altri e soprattutto, visto che ora si sta riparlando della terapia al plasama autoimmune?“. (MeridianaNotizie)