G7 a Venezia, il corteo dei centri sociali tenta di raggiungere la sede del vertice: respinto dalla polizia

Corriere INTERNO

Scontri tra polizia e manifestantisi sono verificati poco fa a Venezia in occasione della protesta dei centri sociali del Nordest contro la riunione del G7 della Giustizia, in corso nella Serenissima. In città sono giunti dal Veneto e anche dalle regioni confinanti circa duecento manifestanti. Intorno alle 17.30 di oggi, giovedì 9 maggio, i manifestanti, partiti dal piazzale della stazione ferroviaria di Santa Lucia, hanno superato il ponte degli Scalzi nel tentativo di raggiungere la sala congressi della Scuola San Giovanni Evangelista, sede del G7 dei ministri della Giustizia nella due giorni veneziani. (Corriere)

Su altre testate

Uno scontro tra la polizia e i centri sociali si è registrato a Venezia in occasione di una manifestazione organizzata contro il G7 della Giustizia, in corso nella città lagunare. Quando questi hanno tentato di avvicinarsi alla Scuola di San Giovanni Evangelista, luogo fulcro del summit, si è registrata una carica della polizia. (Repubblica TV)

Kenneth Rogoff ha espresso chiaramente il concetto dall'angolo visuale degli Stati Uniti d'America attore principale nel teatro bellico degli aiuti all'Ucraina. L'economista Kenneth Rogoff in un'intervista al quotidiano "La Verità" ha affrontato un punto cruciale per gli interessi economici dei cittadini italiani: e cioè a chi toccherà pagare il conto della ricostruzione. (Il Giornale d'Italia)

G7, tensioni tra polizia e manifestanti a Venezia (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ovviamente, la polizia schierata in assetto antisommossa ha bloccato qualunque tentativo di avanzamento del corteo, non autorizzato. Qui, infatti, oggi e domani si sta tenendo il G7 della Giustizia presso la Scuola di San Giovanni Evangelista, che i manifestanti volevano raggiungere partendo dalla stazione ferroviaria (ilGiornale.it)

Venezia, proteste dei centri sociali contro il G7 della Giustizia: la polizia carica i manifestanti Scontri a Venezia in occasione di una manifestazione contro il G7 Giustizia, in corso in queste ore in città, organizzata nel tardo pomeriggio di giovedì 9 maggio. (La Stampa)

«Lo Stato di diritto - ricorda la dichiarazione finale - è fondamentale per garantire l’assunzione di responsabilità per le atrocità commesse a causa dell’aggressione russa, ma anche per sostenere l’Ucraina nella ricostruzione delle sue istituzioni in modo da consentirle di prosperare sia sul piano economico che su quello sociale nel lungo periodo». (NT+ Diritto)