Morto Raffaele Cutolo, il sindaco di Ottaviano: «Gettò ombre di morte sulla nostra città» - Il Mattino.it

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APPROFONDIMENTI LA MORTE DEL BOSS Morto Cutolo, l'ultima “verità” del boss della.

Raffaele Cutolo ora sta davanti al tribunale della Giustizia Divina, il "luogo" dell'eterno silenzio.

LA CAMORRA Raffaele Cutolo, morto lo storico boss della Nuova Camorra Organizzata. Ultimo aggiornamento: 23:48

LA MORTE DEL BOSS Camorra, morto Raffaele Cutolo.

IL FOCUS Raffaele Cutolo nella cultura di massa: dal libro di Marrazzo, al. (Il Mattino)

La notizia riportata su altre testate

La morte del boss Raffaele Cutolo non può non riportarci alla memoria il film che rappresenta anche l'opera prima di Giuseppe Tornatore, "Il camorrista". Fu lui a incaricarsi degli omicidi più efferati, fra cui quello del boss Francis Turatello detto "Faccia d'Angelo", che nel film di Giuseppe Tornatore diventa Frank Titas (Cinema Fanpage)

Detenuto dal 1979, si trovava dal 1995 nel penitenziario della città emiliana, in regime di carcere duro. Fondatore della Nuova Camorra Organizzata, era ricoverato nel reparto sanitario detentivo del carcere di Parma. (Corriere TV)

A dirlo a LaPresse è l’avvocato Gaetano Aufiero, legale dell’ex boss della Nuova Camorra Organizzata, che è morto nella serata del 17 febbraio. “Le esequie – ha aggiunto il legale – si svolgeranno in forma privatissima ad Ottaviano”, paese natale di Cutolo. (Il Riformista)

Sguardo vivace, lingua pronta, scaltro, sempre trattato con riverenza dagli altri ospiti della gabbia, Cutolo era il protagonista indiscusso di tante battaglie giudiziarie. E in Tribunale Cutolo rilasciava anche interviste alla stampa, come quella celebre concessa ad Enzo Biagi nel 1986, proprio nell'aula bunker costruita all'interno del perimetro del carcere di Poggioreale. (Giornale di Sicilia)

"Morte chiude pagine buie". "La morte di Cutolo chiude una delle pagine più buie della storia della nostra terra "Raffaele Cutolo - ha concluso- ora sta davanti al tribunale della Giustizia Divina, il "luogo" dell'eterno silenzio. (NapoliToday)

Quella di Cutolo partì da un delitto privato il 24 settembre 1963, quando uccise il giovane ottavianese Mario Viscito. In questa storia non c'è nessun riscatto del Sud povero, nessun benessere per la collettività, nessun mito carbonaro che rivive. (ilGiornale.it)