Ferrari pronta a riaprire la produzione il 14 aprile

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Alla luce «del valore del marchio, della propria solidità finanziaria e del modello di business, Ferrari è fiduciosa nella propria capacità di generare valore per tutti gli stakeholder al di là delle incertezze del breve periodo».

A fronte della «grande incertezza e dell'imprevedibilità causata dal Covid-19, la società sta adottando tutte le misure più appropriate per assicurare il benessere e la salute dei suoi dipendenti, nell'interesse di tutti i suoi stakeholder». (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La Ferrari proroga la chiusura fino al 14 aprile (oltre quindi le attuali indicazioni del governo), "a condizione – specificano da Maranello - che sia garantita la continuità della catena di fornitura". (il Resto del Carlino)

“La società continuerà a farsi carico dei giorni di assenza di coloro che non possono avvantaggiarsi di tale soluzione”. La società aveva annunciato lo stop alla produzione lo scorso 14 marzo. (Forbes Italia)

La Società continuerà a farsi carico dei giorni di assenza di coloro che non possono avvantaggiarsi di tale soluzione. Ferrari prevede attualmente di riaprire la produzione il 14 aprile 2020, a condizione che sia garantita la continuità della catena di fornitura. (ModenaToday)

Con una nota stampa è stata indicata la data del 14 aprile come obiettivo di ripresa della produzione. Ferrari più forte delle incertezze. “Tutte le attività aziendali che possono essere svolte attraverso il lavoro agile continueranno regolarmente come è stato fatto nelle scorse settimane. (Corriere dello Sport.it)

La Società continuerà a farsi carico dei giorni di assenza di coloro che non possono avvantaggiarsi di tale soluzione. Ferrari prevede attualmente di riaprire la produzione il 14 aprile 2020, a condizione che sia garantita la continuità della catena di fornitura. (ModenaToday)

- Il 14 marzo la Ferrari ha deciso di chiudere i suoi impianti di Maranello e Modena, dove le normali attività produttive erano venute meno per la mancanza di alcune parti acquistate all’esterno, non disponibili dopo le chiusure di aziende fornitrici a causa del diffondersi dell’emergenza sanitaria. (AlVolante)