Recovery, Draghi: “E’ la chiave del destino del nostro Paese”. Proroga dell’Ecobonus 110% fino al 2023

La Stampa INTERNO

Così da Palazzo Chigi hanno definito il discorso preparato dal presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, per presentare il recovery plan che sarà inviato a Bruxelles entro fine settimana.

Scade nel 2022, ma il governo si impegna a prorogarlo fino alla fine del 2023»

Tra le misure il premier si è soffermato anche sull’ecobonus del 110%: «Non c’è nessun taglio.

Motivo per cui «ritardi e inefficienze, peseranno sulle nostre vite e forse non ci sarà la possibilità di rimediare». (La Stampa)

La notizia riportata su altri media

Sei le missioni, progetti e riforme per colmare le disparità regionali tra il Mezzogiorno e il Centro Nord, le diseguaglianze di genere e i divari generazionali. È poi previsto il reintegro delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione per 15,5 miliardi. (LaPresse)

"E' in ballo il destino e la credibilità del paese. Tutte le 6 missioni in cui si snoda e le riforme potranno essere monitorate attraverso il Mef, sempre con la cabina di regia a Palazzo Chigi. (TG La7)

"E' in ballo il destino e la credibilità del paese. 191,5 mld dall'Ue, altri 30,6 mld dal governo, ulteriori 26 mld per realizzare opere specifiche e 15,5 mld dal Fondo di Siluppo e coesione europeo. (TG La7)

Entro il primo semestre 2021 vogliamo lanciare il piano pe: 4,6 miliardi destinati a scuole materne e servizi per cura all'infanzia Nel complesso potremo disporre di 248 miliardi di euro, a cui si aggiungono quelli disponibili dal programma React Eu entro il 2023. (IL GIORNO)

Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, per le comunicazioni in aula, alla Camera, sul Pnrr. Scriveva Alcide De Gasperi nel 1943: ‘Vero è che il funzionamento della democrazia economica esige disinteresse, come quello della democrazia politica suppone la virtù del carattere. (LaPresse)