Svezia, stop alle indagini per stupro su Julian Assange

Lettera43 ESTERI

La viceprocuratrice aveva riaperto l’indagine, dopo che in un prima fase altri colleghi della procura avevano valutato l’accusa come infondata.

Una delle accusatrici si era poi ritirata ed era rimasta in piedi una sola denuncia.

Fino alla rinuncia finale di oggi, accolta come un successo e un atto di giustizia, seppur tardivo, da Wikileaks.

La procura svedese ha interrotto le indagini preliminari sulle accuse di stupro avanzate nei confronti del fondatore di WikiLeaks Julian Assange, attualmente in prigione in Gran Bretagna (Lettera43)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Fino alla rinuncia finale di oggi, accolta come un successo e un atto di giustizia, seppur tardivo, da Wikileaks. Secondo quanto riportato da Ansa un procuratore ha affermato che le indagini sono state interrotte. (Virgilio Notizie)

La notizia è stata comunicato con una nota ufficiale dagli stessi inquirenti svedesi, pur precisando che la denuncia presentata dalla donna che ha accusato Assange fosse “credibile”. Assange da parte sua ha sempre negato lo stupro, sostenendo che la donna fosse consenziente. (Il Riformista)

Il contratto per la sicurezza dell’ambasciata londinese che ospitava Julian Assange ha offerto a UC Global l’occasione di far prosperare il suo business, secondo quanto raccontano alcuni suoi ex dipendenti diventati testimoni nell’inchiesta del giudice dela Mata. (CorCom)

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La stessa vice procuratrice Persson aveva riaperto l'indagine, dopo che in un prima fase altri colleghi della procura avevano valutato l'accusa come infondata. Julian Assange, la Svezia ritira le accuse di stupro, ma Londra: «Lo arresteremo». (Il Messaggero)

In attesa dell’udienza sull’estradizione in calendario per febbraio, il relatore speciale dell’Onu sulla tortura, Nils Melzer, ha affermato che «la vita di Assange è ormai in pericolo». E qui potrebbe diventare un teste chiave del Russiagate dato il ruolo avuto da WikiLeaks nella pubblicazioni delle mail di Hillary Clinton prima delle elezioni. (Corriere della Sera)