Rigopiano, fratello vittima: "Ho presentato denuncia per nuove indagini"

Adnkronos INTERNO

"Lo scopo del reato di depistaggio è quello di occultare responsabilità per delitti - si legge nella denuncia - nella fattispecie quelli relativi alla morte e alle lesioni conseguenti la valanga che ha travolto Rigopiano.

Il riferimento è alla "superficialità" con la quale, secondo il fratello di Marco Tanda, gli imputati avrebbero trattato la situazione nella fase dell'emergenza.

La responsabilità dei carabinieri del posto sarebbe legata al fatto, secondo Tanda, che potrebbero aver condiviso l'assioma che le richieste provenienti dall'hotel non dovessero essere prese in considerazione. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altre testate

E in questo momento in cui anche sulle indagini emergono dubbi, abbiamo bisogno di qualcuno in cui credere". Per ciò alla cerimonia di commemorazione dei 29 morti sotto le macerie dell'hotel Rigopiano, prevista per il 18 gennaio prossimo, ci sarà il ministro della Giustizia, che dovrebbe arrivare a Penne (Pe) nel pomeriggio. (AbruzzoLive.tv)

Qualcuno inizia a chiamare casa, ad avvertire che la situazione si sta complicando e presto andranno via da lì. Gli ospiti dell’hotel Rigopiano, arrivati lì proprio per la neve, della neve iniziavano ad avere paura e volevano andare via ma non c’era modo. (AbruzzoLive)

"Ho appena depositato in Procura una nuova denuncia, dopo quella del 29 novembre scorso, per chiedere indagini suppletive e ulteriori iscrizioni nel registro degli indagati". La responsabilità dei carabinieri secondo Tanda. (Fanpage.it)

Nell'esposto, il fratello di Marco, assistito dall'avvocato Romolo Reboa, ha infatti chiesto indagini suppletive e nuove iscrizioni nel registro degli indagati, per quanto riguarda la vicenda delle richieste d'aiuto fatte dal cameriere Gabriele D'Angelo (anche lui vittima della valanga) la mattina della tragedia. (ilGiornale.it)