Australia, un grado in più nell’oceano sbianca i coralli della Barriera

Il riscaldamento delle acque oceaniche nuoce alle zooxantelle, microalghe che vivono in simbiosi con i coralli, dando loro nutrimento e colore.

La colpa è del riscaldamento globale: da anni gli scienziati avvertono che superare di un grado e mezzo Celsius la temperatura globale dai tempi della Rivoluzione Industriale sarebbe esiziale (fra l’altro) per i coralli della Barriera, e oggi la temperatura dell’acqua è già di un grado più alta, e i coralli «stingono». (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Causa dello sbiancamento le temperature eccessive. Lo sbiancamento, spiega l’Agenzia, è stato osservato dai ricercatori del Centro di eccellenza per gli studi della barriera corallina della James Cook University, che stanno conducendo dei sorvoli su tutta l'area per valutare il fenomeno. (Sky Tg24 )

A causa dello stress termico i coralli espellono le alghe (zooxanthellae) che vivono nei loro tessuti, causandone lo sbiancamento. La causa principale del fenomeno è l'aumento delle temperature , particolarmente elevate in Australia a febbraio, che ha portato a un drastico aumento anche delle temperature marine. (la Repubblica)

La Grande Barriera Corallina è uno dei parchi più conosciuti al mondo e contribuisce in maniera significativa all’economia australiana. A causa dello stress termico i coralli espellono le alghe (zooxanthellae) che vivono nei loro tessuti, causandone lo sbiancamento. (Adnkronos)

"Le ultime indagini aeree hanno dimostrato che lo sbiancamento era rilevabile in molte zone con diversi livelli di intensità, ma comunque in misura maggiore rispetto agli eventi precedenti", prosegue il ricercatore. (AGI - Agenzia Italia)

Gli osservatori hanno monitorato finora circa 650 barriere (la missione si fermerà a 1.000) decretando che «questo sbiancamento è almeno comparabile a quello del 2017, quando il 22% dei coralli della Barriera morì». (Corriere della Sera)