Stellantis Termoli: necessario un incontro per la Gigafactory

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Per quanto riguarda Termoli, dove dal 2024 prenderà avvio la riconversione in Gigafactory, si partiva da una base di 80 esuberi, a cui si aggiungeranno coloro che avranno modo di agganciare la pensione.

In merito al centro di Termoli le organizzazioni lanciano un accorato messaggio, affinché i bei propositi vengano mantenuti.

Termoli: le organizzazioni sindacali spingono per un incontro. In una nota congiunta le organizzazioni si dicono soddisfatte dell’intesa raggiunta con il management di Stellantis. (ClubAlfa.it)

La notizia riportata su altri media

La crisi del settore automotive continua ad influire sulle scelte di Stellantis che deve fare i conti con gli esuberi e con le attività in calo dei suoi stabilimenti italiani. L’intesa raggiunta tra i rappresentati dei lavoratori e Stellantis ha visto però la contrarietà della Fiom che non ha firmato l’intesa. (FormulaPassion.it)

Dei quasi 49.000 dipendenti Stellantis dispiegati in Italia, quindi, un massimo del 3,7% potrà lasciare volontariamente l’azienda. Tutti le sigle hanno aderito alla firma dell’accordo, meno che la Fiom. (FormulaPassion.it)

I licenziamenti annunciati giovedì includono 480 partenze dettagliate in un accordo preliminare tra Stellantis e i sindacati, ma si aggiungono a oltre 700 tagli volontari di posti di lavoro concordati in Italia per quest’anno in base a un accordo precedente. (ClubAlfa.it)

Stellantis ha trovato un accordo con i sindacati metalmeccanici per una nuova tranche di uscite volontarie dagli stabilimenti del gruppo che prevede, eventualmente, di ricollocare il personale in nuove aziende (SoldiOnline.it)

Attualmente l'occupazione complessiva in Stellantis in Italia è di quasi 49.000 dipendenti, le possibile uscite volontarie previste sono massimo 1.820, pari al 3,7%. (Teleborsa) - Stellantis e i sindacati metalmeccanici hanno firmato un accordo che prevede fino a 1.820 uscite volontarie dal gruppo in Italia entro fine anno. (Finanza Repubblica)

Per la Fiom "sono altre 1.820 le uscite incentivate dagli enti centrali, dalle aree di staff e dagli stabilimenti di Termoli, Verrone, Pratola Serra e Melfi, che la Fiom ha deciso di non firmare Si tratta del 3,7% - spiegano Fim, Uilm, Fismc, Uglm e Aqcfr - dei 49.000 dipendenti degli stabilimenti italiani. (Alto Adige)