Nuovo Dpcm, regioni "chiuse" e limitazioni a "visite". Dal 5 marzo la riapertura di cinem

Gazzetta del Sud INTERNO

Argomento, quello dell’apertura di cinema e teatri, su cui è tornato anche il ministro della Cultura Dario Franceschini annunciando di voler portare al Comitato tecnico scientifico una serie di valutazioni fatte dagli uffici del ministero e dalle associazioni di categoria per la ripresa degli spettacoli in vista del 5 marzo, quando scadrà il Dpcm.

Servirà infatti definire protocolli molto dettagliati e, soprattutto, decidere con ampio anticipo per consentire all’intero settore, nel caso, di potersi rimettere in moto. (Gazzetta del Sud)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La norma contiene un’ulteriore stretta: niente visite a parenti e amici per chi si trova in zona rossa «in considerazione della situazione epidemiologica». Resta in vigore la possibilità di spostarsi per esigenze lavorative, necessità o motivi salute e il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. (Il Manifesto)

Una scelta in linea con quanto sollecitato dagli scienziati che da tempo ripetono come il blocco degli spostamenti sia una delle chiavi per tentare di arginare il diffondersi delle varianti del virus. E proprio il 5 marzo è l’altra data cruciale, quella in cui si capirà davvero come il governo intende gestire i prossimi mesi di pandemia. (Corriere del Ticino)

Fino al 27 marzo 2021 sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome. (Corriere della Sera)