Istat: vendite aprile, +0,2% su mese, +3,2% su anno

Agenpress ECONOMIA

Advertisement AgenPress. Secondo i dati Istat resi noti oggi, ad aprile le vendite in valore al dettaglio salgono dello 0,2% rispetto al mese precedente e salgono del 3,2% su base annua. “Italiani restano a dieta forzata. Anche se per una volta su base congiunturale le vendite alimentari vanno meglio di quelle non alimentari, cosa inevitabile dopo mesi di digiuno visto che l’abitudine di mangiare non è ancora tramontata, su base annua prosegue il calo delle vendite alimentari in volume che dura ininterrottamente da gennaio 2022” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. (Agenpress)

La notizia riportata su altri giornali

I dati Istat per le vendite al dettaglio del mese di aprile registrano un sostanziale equilibrio, crescono gli alimentari e diminuiscono gli altri beni. Ci sono i consueti dati che vedono una crescita nelle grandi superfici e online nonché un calo nei negozi, consuetudine tipica di come si sta assestando il mercato da diverso tempo. (Aduc)

Commercio, in aumento le vendite di beni alimentari (Verità e Affari)

La crescita riguarda solo i prodotti alimentari, (+0,9% in valore e +0,6% in volume). Si consolida la crescita delle vendite al dettaglio che ad aprile registrano un aumento in valore dello 0,2% e un calo in quantità dello 0,2%. (Economy Magazine)

Secondo i dati dell’Istat, il valore delle vendite al dettaglio è aumentato del 3,2% rispetto all’anno precedente, ma la quantità di beni acquistati è diminuita del 4,8%. Questa tendenza si è confermata anche a livello mensile, con un aumento dello 0,2% in valore e una diminuzione dello 0,2% in quantità. (Wall Street Italia)

Lieve incremento dei consumi a novembre rispetto al mese precedente “Continuiamo ad assistere a un andamento dei consumi caratterizzato da due segni discordanti; se da un lato leggiamo in positivo il dato a valore, in parte influenzato ad aprile dalla ricorrenza della Pasqua, dall’altro dobbiamo registrare la debolezza dei volumi di vendita sui quali pesa l’effetto dell’inflazione – ha detto Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione – e il contesto economico sconta ancora una situazione di incertezza, confermata anche dal peggioramento del clima di fiducia dei consumatori, come rilevato a maggio da Istat, che condiziona le scelte delle famiglie. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Di Emanuele Scarci (DM - Distribuzione Moderna)