Comunali Bari, scintille tra Laforgia e Pd: nel post su Instagram è stata «tagliata la mia testa. Un tuffo al cuore»

Corriere INTERNO

Scintille tra Michele Laforgia, candidato alle Comunali di Bari per M5s e Convenzione, e il Pd per «colpa» di una fotografia utilizzata dai Dem per un post su Instagram. La foto «incriminata» ritrae il professore Luciano Canfora mentre entra in Tribunale a Bari accompagnato appunto dal suo avvocato Michele Laforgia per l'udienza in cui è accusato di diffamazione dalla premier Meloni. Laforgia, però, è stato quasi eliminato dall'immagine, si intravede solo il corpo ma non la testa. (Corriere)

La notizia riportata su altri giornali

Marco Travaglio interviene in diretta a Otto e mezzo sulla vicenda che vede protagonista lo storico e filosofo Luciano Canfora e la premier Meloni. «Non penso che Giorgia Meloni sia nazista, né nell’anima ne nel corpo, perché è una donna dei nostri tempi. (Open)

"Queste querele sono di diversa natura e a diverso livello - ha commentato il giornalista - ma ci sono alcune che mi addolorano e mi indignano, in particolare quella al professor Luciano Canfora, rinviato a giudizio. (Liberoquotidiano.it)

Canfora, invitato a parlare nel liceo scientifico Enrico Fermi di Bari nell’ambito di un incontro sul conflitto russo-ucraino, definì Meloni “neonazista nell’anima”, “una poveretta”, “trattata come una mentecatta pericolosissima”. (Farodiroma)

Sono mesi che il Governo Meloni dimostra di non poter gestire il dissenso che monta contro la sua agenda. Le sole risposte che è in grado di dare a chi prende parola o protesta contro la guerra e il genocidio del popolo palestinese sono abuso del potere giudiziario e manganello. (Contropiano)

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato il divieto di fumo introdotto a Torino, la causa legale avviata da Giorgia Meloni contro Luciano Canfora e l’episodio di un’atleta transessuale che ha vinto una gara di 200 metri negli Stati Uniti. (Nicola Porro)

Tutto quello che riguarda Luciano Canfora, il provocatore in fama di storico, di filologo, è comunista e come tale farsesco: crediamo si possa sostenere, visto che lui è convinto che dare del “nazista nell’animo” a qualcuno sia una faccenda perfettamente lecita e magari opportuna, come salire in montagna durante la Resistenza. (Nicola Porro)