Il modo migliore di festeggiare il lavoro? Smettere di sacralizzarlo

L'HuffPost INTERNO

Per i bambini il proprio compleanno è forse il giorno più importante dell’anno. Per settimane, forse anche per mesi lo aspettano e lo sognano, e le famiglie non di rado si prodigano in molti sforzi e spese per renderlo un giorno speciale. Poi si cresce, e da adolescenti diventa un’occasione per fare qualcosa di divertente con gli amici, naturalmente senza i familiari tra i piedi. Poi ancora si diventa adulti, e si comincia a farci sempre meno caso. (L'HuffPost)

Su altre fonti

Se provassimo a ricordarlo 365 giorni l’anno ed a impostare tutte le politiche nazionali e locali avendo a mente questo assunto fondante del nostro Paese, forse riusciremmo a goderci a pieno questa giornata di festa". (LA NAZIONE)

Direttore Feltri, Lucio Balestra (ilGiornale.it)

LAVORATORE – Oggi, 1 maggio, in Italia è la festa dei lavoratori. All’Inter un solo giocatore rappresenta a pieno questa ricorrenza, ossia Henrikh Mkhitaryan. L’armeno è sicuramente il lavoratore più instancabile della rosa di Simone Inzaghi, che non riesce proprio a fare a meno di lui. (Inter-News)

Le lotte operaie, contadine e poi di chiunque abbia subito salari miserabili, turni e orari di lavoro massacranti, discriminazioni, ricatti e soprusi da parte dei propri datori di lavoro. Una lotta necessaria ancora oggi, soprattutto in Italia dove il pil pro-capite è sceso sotto la media dell’Unione europea. (WIRED Italia)

Primo Maggio festa dei lavoratori. In un tempo in cui il lavoro è sempre più visto in chiave esclusivamente economica, quale uno dei “fattori di produzione”, cogliamo l’occasione per rimettere al centro dell’attenzione la dignità dei lavoratori. (L'HuffPost)

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Il 1° maggio celebriamo la Festa dei lavoratori e ricordiamo tutte le lotte per l’affermazione dei diritti nel mondo del lavoro. La lotta per la conquista dei diritti dei lavoratori ha segnato larga parte del secolo scorso e non a caso la Costituzione Italiana, nata dalla Resistenza, nel suo primo articolo recita: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. (Tuscia Web)