Misure anti-crisi, Conte alza la voce e dice no a bozza d'intesa del Consiglio d'Europa

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", il messaggio che ha fatto arrivare oggi Conte durante la conference call con gli altri leader europei.

"Se qualcuno dovesse pensare a meccanismi di protezione personalizzati elaborati in passato allora voglio dirlo chiaro: non disturbatevi, ve lo potete tenere, perché l'Italia non ne ha bisogno", ha rimarcato il premier.

Le conseguenze del dopo Covid-19, secondo il presidente del Consiglio, "vanno affrontate non nei prossimi mesi ma domani mattina". (Sputnik Italia)

Su altri giornali

Non c’è accordo sulle soluzioni da trovare all’interno dell’Europa sull’emergenza Coronavirus. L’Italia, è il ragionamento di Palazzo Chigi, non ha interesse a “mutualizzare il debito pubblico”, ogni paese risponderà per se. (Open)

Che, d’accordo con il presidente del Consiglio spagnolo Pedro Sanchez, intendeva chiedere ai presidenti di Commissione Ue, Consiglio Ue, Europarlamento, Bce ed Eurogruppo di elaborare entro 10 giorni una soluzione da proporre ai capi di Stato. (Il Fatto Quotidiano)

Ad alzare la voce è stato il premier Giuseppe Conte, che ha rigettato la bozza di conclusioni comuni del Consiglio Ue e ha lanciato un ultimatum all'Europa: "Dieci giorni per battere un colpo". Di fatto il fronte dei rigoristi si è ricompattato come non si vedeva dai tempi dell'austerità imposta alla Grecia. (Tiscali.it)

A quanto si apprende, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che oggi ha partecipato al Consiglio Ue in videoconferenza, ha chiesto all'Europa di "battere un colpo e trovare una soluzione adeguata alla grave emergenza che tutti i Paesi stanno vivendo". (La Stampa)

«Qui si tratta di reagire con strumenti finanziari innovativi e realmente adeguati a reagire a una guerra che dobbiamo combattere insieme per vincerla quanto più rapidamente possibile. Proposta che, si sottolinea, è stata formulata dal premier in accordo con il suo omologo spagnolo Pedro Sanchez. (Leggo.it)