Governo: adesioni pro-Conte a metà strada al Senato

La Legge per Tutti INTERNO

Con quei 10 senatori, Conte avrebbe la maggioranza assoluta «spaccata».

È al Senato che si combatte la vera battaglia, perché la maggioranza in questo ramo del Parlamento è sempre più risicata.

C’è tempo fino a lunedì o martedì, prima della fiducia.

Il nuovo gruppo Maie-Italia 23 ha bisogno di 10 senatori per costituirsi formalmente: ne ha già 5.

Ha bisogno almeno di 10 senatori (ma l’obiettivo è arrivare a 18, come quelli di Italia Viva passati all’opposizione) per potersi costituire formalmente. (La Legge per Tutti)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dai piani altissimi del Nazareno, il messaggio parte ieri mattina e viene recapitato sulla scrivania di Giuseppe Conte. Andare subito al Quirinale, dimettersi e incassare contestualmente un reincarico che porti al Conte ter con una maggioranza allargata a un nuovo partito che nascerà in Parlamento per sostituire Italia viva. (Corriere della Sera)

Gli occhi sono puntati sul gruppo Misto e delle Autonomie, all'interno dei quali si possono agglomerare nuove formazioni. Come scrive l'agenzia Italpress, Openpolis, l'osservatorio che periodicamente aggiorna le vergognose tabelle, segnala un totale di 147 cambi di casacca da inizio legislatura, 57 dei quali avvenuti nel corso del 2020. (ilGiornale.it)

C’è da immaginare la gioia della sinistra ad avere, ad esempio, l’ultrà cattolica Binetti al posto di Bonetti al ministero delle Pari opportunità e famiglia. Alle nove di sera, le solite fonti vicine al presidente del Consiglio “escludono un'apertura del premier ad un possibile ritorno con Italia viva al governo”. (Tiscali Notizie)

E, a dare una parvenza di normalità al tutto, si precisa che si svolgerà regolarmente la 452esima seduta della Camera dei deputati della legislatura, di pura routine: “Svolgimento di interpellanze urgenti”. (Tiscali Notizie)

I senatori a vita sarebbero 5, forse 3 in quanto non sempre sono presenti in Aula, e quelli delle Autonomie 7. In caso di voto il premier avrebbe anche il vantaggio di poter scaricare la colpa della crisi su Matteo Renzi. (ilGiornale.it)