Scurati e la risposta a La Russa: "Faccio soldi contro Mussolini"

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Adnkronos INTERNO

"Se qualcuno vuole accusarmi di qualcosa può accusarmi di fare soldi contro Mussolini, non con Mussolini". Lo scrittore Antonio Scurati si esprime così a Che tempo che fa, ospite di Fabio Fazio. Scurati è stato protagonista del caso legato al monologo depennato dal programma Che sarà, in onda su Raitre, prima del 25 aprile. La vicenda è finita al centro del dibattito politico. "A me dispiace di essere trascinato in una polemica così volgare e così bassa. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ora, il direttore de ‘Il Fatto Quotidiano’, ha rivelato un’altra versione della storia. Marco Travaglio ha fatto dietrofront sul caso di Antonio Scurati, lo scrittore che avrebbe dovuto leggere un monologo sul 25 aprile durante una puntata dello show ‘Che Sarà’ di Serena Bortone ma il cui intervento non è mai andato in onda. (Virgilio Notizie)

Ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa” sulla Nove, Scurati ha detto di essere stato “trascinato per i capelli in una lotta nel fango”, trovandosi nella necessità di dover chiarire la sua posizione, parlando a 360 gradi di Mussolini, di dittatura e di democrazia. (Virgilio Notizie)

Come raccontato nei giorni scorsi dal Giornale, il 19 aprile (giorno prima dell'ormai nota puntata di «Che Sarà») la redazione del programma ha inviato un'email al vicedirettore della direzione Approfondimento Rai Giovanni Alibrandi inserendo tra gli ospiti della puntata il nome di Antonio Scurati con la dicitura «tg» (Titolo gratuito). (ilGiornale.it)

Dopo che il discorso sull’antifascismo dello scrittore Antonio Scurati non è andato in onda a “Chesarà…” come previsto. In realtà poi l’ordine dei fatti vede il monologo distribuito ovunque, a partire dalla conduttrice Serena Bortone che lo ha letto in diretta. (Radio Radio)

A ospitare il professore di letterature comparate all'università Iulm è stato Fabio Fazio a Che tempo che fa. Lo scrittore, diventato il simbolo del 25 aprile della sinistra, è tornato a parlare in televisione. (Liberoquotidiano.it)

Ogni campagna elettorale dovrebbe essere un confronto di idee, programmi, linguaggio e via così, un potpourri di intelligenze. Questo fuori dal nostro Paese, perché in Italia è l'esatto opposto. Tutti contro tutti per via del sistema proporzionale, i protagonisti della nostra commediola di serie "C" non lesinano supercazzole. (Il Giornale d'Italia)