Supermercati, farmacie e tabaccai: dove potranno entrare i no-vax dal 1° febbraio senza Green Pass

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Supermercati, farmacie e tabaccai, ecco dove il Green Pass non servirà. Le tre aree a cui fare riferimento e che raffigurano le eccezioni per cui il Certificato Verde non sarà obbligatorio, sono Esigenze alimentari, sanitarie e di sicurezza e giustizia con alla base i criteri di urgenza.

Nel caso dell’accesso in uno studio medico, va ancora chiarito se si guarderà all’urgenza del caso, quindi se sarà possibile accedere senza Green Pass anche per una prestazione non essenziale. (Investire Oggi)

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Insomma, un invito neanche poi tanto velato a vaccinarsi per evitare di rimanere senza sussidio. In 100mila a rischio. Come riportato da Tgcom24, Analizzando i dati sulle vaccinazioni è ipotizabile che i percettori del reddito di cittadinanza sprovvisti al momento del super green pass, perché non vaccinati o guariti dal Covid, siano inferiori al 10% (LaC news24)

Il decreto precisa inoltre che, entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della norma, saranno individuati i servizi “necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona”, per i quali i cittadini saranno esonerati dall’obbligo del green pass. (Padova News)

A decorrere dal 6 dicembre 2021, inoltre, il Green Pass si sdoppia: viene introdotto il Green Pass rafforzato (super green pass), rilasciato solo alle persone vaccinate o guarite, e il Green Pass “base”, rilasciato a chi si sottopone a un tampone molecolare (valido per 72 ore) o antigenico (valido per 48 ore). (Gazzetta del Sud)

Nella bozza del nuovo decreto, infatti, le attività consentite senza Green Pass sono poche ma il ministero dello Sviluppo Economico ha chiesto una lista più ampia. Secondo Federdistribuzione il rischio è che ci si ritroverà a dover controllare il Green Pass in base a quello che le persone acquistano. (Investire Oggi)

Per ottenerlo, infatti, si deve obbligatoriamente frequentare i centri per l'impiego, in base a quanto previsto nella manovra finanziaria approvata a fine dicembre. Bisognerà vedere, dunque, se anche in pratica l’eventuale violazione dell’obbligo di accettare le offerte congrue porterà alla perdita del sussidio (The Italian Times)

La comunicazione dei dati deve essere aggiornata e - sottolinea - la nuova fase dell'epidemia deve portarci entro breve a rivedere le regole soprattutto per la gestione degli ospedali". 700mila prime dosi da obbligo. (InfoOggi)