Valditara, gli attacchi sui social? I dati su reazioni e follower

Liberoquotidiano.it INTERNO

Ha creato non poche polemiche il recente tweet del ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara sulla composizione delle classi nelle scuole italiane. In molti, più che cercare di comprendere il concetto, hanno attaccato il ministro per la forma con cui aveva espresso il suo pensiero. E alle accuse lui ha risposto: "Quando si detta un tweet al telefono non si compie un'operazione di rigore linguistico e si è più attenti al contenuto. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre testate

Il ministro dell'Istruzione, dopo le polemiche e le ironie seguite al suo post su X, ribadisce la propria posizione: "La scuola che vogliamo è aperta a tutti, ma è profondamente ancorata al suo sistema valoriale. (Sky Tg24 )

Per Salvini e Valditara lezioni caotiche con troppi stranieri in classe. Anief: se molti istituti non chiudono è grazie a loro, mancano i docenti di lingua italiana per alloglotti Di (Orizzonte Scuola)

Nulla di nuovo, di percentuali parlava già l’ex ministra Maria Stella Gelmini 15 anni fa. Dario Ianes è docente di pedagogia presso l’Università degli studi di Bolzano, provincia autonoma, dove vige l’obbligo del bilinguismo. (Il Manifesto)

"Dalla soluzione del problema della vera integrazione degli stranieri dipende il futuro della nostra comunità nazionale. Non c'è futuro per una comunità che non abbia identità. (Il Messaggero Veneto)

"La proposta del ministro dell'Istruzione e del Merito, di contingentare la presenza di studenti stranieri nelle classi, è positiva perché favorisce l'inclusione e l'integrazione e contrasta in modo netto le discriminazioni". (Adnkronos)

Secondo l'Istat nel 2022 c'è stata una dispersione scolastica del 9.8% per gli studenti italiani e del 30,1% per gli stranieri mentre i dati Invalsi dello scorso anno fotografano nell'apprendimento dell'italiano una differenza in negativo del 21,9% per gli studenti stranieri di prima generazione, rispetto agli italiani, e del 15,3% per gli stranieri di seconda generazione. (ilGiornale.it)