Frida Bollani: “Sono ipovedente ma considero la mia malattia un dono

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Mia mamma (Petra Magoni) fa la cantante e sono salita sul palco la prima volta quando ancora ero in pancia.

La fortuna di non vedere, o vedere pochissimo, mi ha permesso insomma di sviluppare e tenere allenato l’udito.

Proprio per questo la natura mi ha dato tante altre cose, come la capacità di ascoltare in modo diverso rispetto agli altri e l’orecchio assoluto.

“Sono ipovedente ma lo considero un dono, anzi. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

Ho unito il suo talento a quello di mio papà e sfrutto, insieme, i loro due strumenti: piano e voce. Frequenta il liceo musicale di Pisa: «Canto e suono il pianoforte, più o meno da quando ho due anni. (Corriere della Sera)

Bollani: Lascio che sia Valentina a rispondere…. Cenni: È stato molto bello avere Frida lì con noi per questa idea di calore che volevamo restituire. Avete anche eluso la deriva del pettegolezzo, la sua presenza è stata molto franca (Tv Fanpage)

In Polesine è tornato poi da protagonista per tre. «Sono un lombardo-veneto», afferma scherzando a proposito dei suoi primi anni a Costa, dove vive ancora parte della famiglia d’origine. (ilgazzettino.it)

Questo video contiene contributi www.raiplay.it «Frida ha 16 anni, ha cominciato a fare concerti jazz che ne aveva solo 2, poi abbiamo iniziato a suonare assieme quando aveva 8 anni». (Corriere della Sera)

’è parecchio Polesine nelle origini di Stefano Bollani, uno dei più grandi pianisti italiani. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati (ilgazzettino.it)