Lo Youtuber Stefano Lepri, in arte Stepny, condannato per evasione

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Tuttoinformatico INTERNO

Lui stesso ha chiarito che nei prossimi mesi verrà riaffrontato il caso in maniera più appronfondita e verrà in quel caso confermata o meno la condanna

Lo Youtuber, Gamer e Influencer Stefano Lepri, in arte Stepny, è stato condannato ad 8 mesi di reclusione (carcere) per aver evaso il fisco per 76 mila euro nel 2017.

Lui che da anni chiede allo stato di regolamentare il lavoro che si è creato da solo, da zero, è il primo “creator” italiano ad essere condannato dalla legge per evasione fiscale. (Tuttoinformatico)

La notizia riportata su altri media

Stefano Lepri, lo youtuber St3pny, dopo la condanna per evasione. «C'è differenza tra essere additato come criminale e sentirsi veramente tale», ha scritto in una storia. (Il Sole 24 ORE)

Secondo quanto appreso da fonti vicine agli inquirenti, si tratterebbe del primo caso di youtuber a processo per questo tipo di accusa. Però lo youtuber, in base a quanto accertato dalle fiamme gialle, avrebbe svolto attività continuativa professionale non compatibile coi contratti da lui stipulati. (Il sito di Firenze)

“Datemi qualche giorno e tornerò più carico di prima perché non c’è nulla che mi impedirà di continuare a fare ciò che amo” ha concluso. in foto: St3pNy, al secolo Stefano Lepri (Facebook). (Fanpage.it)

Pero’ lo youtuber, in base a quanto accertato dalle fiamme gialle, avrebbe svolto attivita’ continuativa professionale non compatibile coi contratti da lui stipulati. Il pm Christine Von Borries nella sua requisitoria aveva chiesto per il giovane youtuber una pena di 1 anno e 4 mesi. (Controradio)

E il suo caso è il primo in Italia di evasione fiscale sui social. Secondo gli investigatori, lo youtuber St3pny avrebbe stipulato contratti pubblicitari utilizzando la cessione del diritto d’autore che non obbliga a pagare l’Iva. (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)

Secondo quanto appreso da fonti vicine agli inquirenti, si tratterebbe del primo caso di youtuber a processo per questo tipo di accusa Però lo youtuber, in base a quanto accertato dalle fiamme gialle, avrebbe svolto attività continuativa professionale non compatibile coi contratti da lui stipulati. (La Stampa)