La Spoon River delle vittime, restituire nome e dignità ai 335 caduti del 24 marzo 1944

Il Manifesto INTERNO

Erano prigionieri politici, appartenenti a tutte le forse della Resistenza, ebrei, detenuti comuni, civili rastrellati per le strade come atto di rappresaglia per l’attacco partigiano del giorno prima in Via Rasella: 335 uomini tra i 15 e i 74 anni che furono uccisi dai tedeschi in una cava di pozzolana sulla via Ardeatina il 24 marzo del 1944, «sparandogli a ripetizione un colpo di pistola alla testa». (Il Manifesto)

Ne parlano anche altre testate

Angelo Nazio rimane in piedi durante la lettura dei nomi delle vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Lui, con i suoi 99 anni, ha lo sguardo fisso verso il palco dove sono radunate le autorità, dal presidente ella Repubblica Sergio Mattarella al presidente del Senato Ignazio La Russa e al ministro della Difesa Guido Crosetto, int… (La Stampa)

Questa mattina, in occasione dell'ottantesimo anniversario della strage delle Fosse Ardeatine, la Ministra di Stato per la Cultura e i Media del Governo federale della Germania, Claudia Roth, e il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano sono stati al Mausoleo delle Fosse Ardeatine per deporre una corona di fiori davanti alla lapide commemorativa dell'eccidio. (Tiscali Notizie)