Ue, “gli spread si sono allargati”: la Bce pronta a potenziare gli acquisti di titoli di Stato

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Il prossimo consiglio di politica monetaria Bce è in agenda il 4 giugno.

Gli spread a fine aprile erano tornati ai livelli osservati prima dell'annuncio del Pepp.

“Il consiglio agirebbe comunque sulla base dei dati e delle informazioni disponibili per la data del prossimo consiglio nel mese di giugno.

Così si legge nei verbali della Bce, pubblicati oggi e relativi alla riunione di politica monetaria del 30 aprile scorso. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

Lo farebbe qualora ritenesse insufficienti le misure di stimolo monetario finora messe in campo” come si legge nella trascrizione della riunione. “Il consiglio (…) agirebbe comunque sulla base dei dati e delle informazioni disponibili per la data del prossimo consiglio nel mese di giugno. (Finanzaonline.com)

Una curva a «V» implicherebbe un danno economico limitato, e cioè disoccupazione temporanea e accumulo di risparmi che consentirebbero successivamente una rapida ripresa dei consumi. (Corriere della Sera)

Eppure, hanno continuato i verbali BCE, anche dal punto di vista fiscale è stato necessario compiere degli sforzi per rispondere ai problemi del blocco. I verbali BCE, riguardanti la riunione di politica monetaria del 30 aprile scorso sono stati ufficialmente pubblicati. (Money.it)

E’ quanto si legge nelle minute della riunione del 29-30 aprile scorso, in cui parla di “angeli caduti” in aumento, ovvero di una crescita delle obbligazioni il cui valore e’ in calo. (Cinque Quotidiano)

Il Consiglio direttivo della Bce "era pronto ad adeguare tutte le sue misure, se del caso, per garantire che l'inflazione si muovesse verso il suo obiettivo in modo sostenuto. È quanto si legge nelle minute della riunione del 29-30 aprile scorso, in cui parla di "angeli caduti" in aumento, ovvero di una crescita delle obbligazioni il cui valore è in calo. (AGI - Agenzia Italia)

Come detto, per la prima volta dal 1990 Pechino ha deciso di non porsi obiettivi annui di crescita del Pil alimentando le incertezze. Giovedì sera,ha chiuso la seduta in ribsasso pagando le crescenti tensioni geopolitiche tra gli Usa e paesi come la Russia e la Cina. (la Repubblica)