Giallini: «Gigi stava male ma a ogni ciak dava tutto»

E sul mostro sacro che ha diretto per l'ultima volta, aggiunge: «Gigi aveva uno spirito fanciullesco, era sempre puntuale e disponibile, tra un ciak e l'altro ci raccontava le storielle.

Così Gigi Proietti rispondeva a un messaggio in cui Marco Giallini, suo compagno di set sul film Io sono Babbo Natale, gli chiedeva come stesse.

Di lui mi porterò sempre dietro la grande umanità, sono orgoglioso di aver fatto questo lavoro con lui»

«Questo è un film caldo dall'emotività leggera, volevo evitare il solito family dolciastro», sottolinea il regista. (leggo.it)

Ne parlano anche altre fonti

Il regista Edoardo Falcone spiega di aver scritto il film «pensando a Gigi Proietti e Marco Giallini. Nicola cerca in qualche modo di rendere Ettore un suo erede come Babbo Natale, mentre quest’ultimo continua a pensare solo a come sfruttarlo. (Gazzetta del Sud)

Quella carriera così lunga e ricca si è chiusa in un’altra vigilia, inserita questa volta nel film che ne consegna l’ultima interpretazione: Io sono Babbo Natale La chiesa piena applaudì, lui prese coraggio e iniziò a ringraziare. (La Repubblica)

Nel frattempo, per aiutare economicamente la madre, rimasta vedova quando Meroni era ancora un bambino, disegna cravatte. Il senso di colpa, come racconterà molti anni dopo, non lo abbandonerà mai. (Calcio In Pillole)