Giulio Regeni, il pm: “Una ragnatela intorno al ricercatore. Ora la Farnesina si attivi per la collaborazione con Egitto”

Repubblica Roma INTERNO

Dieci elementi decisivi, 73 testimoni (solo per la procura) e centinaia di prove. Inizia da qui il percorso che la procura di Roma intende intraprendere in aula per arrivare alla verità sulla morte di Giulio Regeni, per dimostrare quella “ragnatela che è stata stretta attorno” al ricercatore tra il settembre 2015 e il gennaio 2016. Arrivare ad un verdetto, appurare le responsabilità di quattro a… (Repubblica Roma)

Se ne è parlato anche su altre testate

La Farnesina lo ha sempre fatto“. A replicare infastidito all’appello del procuratore aggiunto nel corso dell’udienza è il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, replicando al, fuori da Montecitorio. (Il Fatto Quotidiano)

Ma per ricostruire il sequestro, le torture subite e l’omicidio di Giulio Regeni avvenuti in Egitto fra il 25 gennaio e il 3 febbraio 2016 c’è ancora bisogno dell’aiuto del governo italiano. Il processo è cominciato, e se ne occuperanno magistrati e avvocati. (Corriere Roma)

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto così oggi in aula al Senato alle critiche mosse dal segretario del Pd Elly Schlein dopo gli accordi siglati domenica con il presidente egiziano Al Sisi. (Il Friuli)

“Grazie a questa rinnovata cooperazione e ai buoni rapporti coltivati abbiamo raggiunto l’importante risultato della scarcerazione di Patrick Zaki, ma a differenza di quanto sostenuto da alcuni, non abbiamo interrotto, e non intendiamo interrompere, la ricerca della verità sul caso di Giulio Regeni, come dimostra il processo in corso in Italia, che il governo segue con molta attenzione e rispetto al quale ci siamo costituiti parte civile”. (Il Fatto Quotidiano)

"Brutale e gratuita violenza fisica e di inflizione di sofferenze corporali personali che non possono che avere prodotto, per la loro imponenza, gravissimo dolore e tormento in senso stretto, in un crescendo che ha originato l'evento morte, anche a voler trascurare il dato del patimento psicologico". (Espansione TV)

Una “ragnatela” creata sia attraverso l’acquisizione del passaporto, a sua insaputa, perquisizioni in casa in sua assenza, pedinamenti, fotografie e video, sia attraverso le persone “amiche” che Regeni frequentava e che riferivano, in tempo reale, ai quattro, dei loro incontri con l’italiano. (Il Messaggero Veneto)