Rettori Crui, 'l'agenda non la decide chi contesta'

Il Messaggero Veneto INTERNO

"Nel caso di interruzioni o fenomeni di intolleranza, si decida di svolgere eventi in altra modalità (per esempio online) ma si eviti di cancellarli: l'agenda delle università non la decida chi contesta": è una delle linee del documento approvato oggi dalla Crui sulla sicurezza negli atenei. Nel documento si chiede di rispondere alle contestazioni "non diminuendo, o eliminando, le occasioni di confronto, ma al contrario proponendo occasioni anche aperte alla cittadinanza e dedicate ai temi controversi, da svolgersi nel modo più inclusivo", di "comunicare con chiarezza alla stampa e alla cittadinanza la natura degli eventi e la politica culturale che li sorregge". (Il Messaggero Veneto)

Ne parlano anche altri giornali

“È un momento duro, complicato. L’università dovrebbe affermarsi come luogo di cultura e di libertà che non va strumentalizzato. (CatanzaroInforma)

Siamo è rimaniamo aperti a collaborare con tutti»: la presidente della Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane, Giovanna Iannantuoni si esprime in questo modo riguardo alle tensioni registrate nelle ultime settimane negli atenei, dove gruppi di studenti hanno chiesto una presa di distanza da alcune collaborazioni con altri atenei israeliani e la pace a Gaza. (La Stampa)

È il giorno dell'orgoglio per i rettori italiani. Il giorno in cui viene finalmente detto un «no» chiaro all'osceno «boicottaggio» degli atenei israeliani. (ilGiornale.it)

Di Valentina Santarpia «L’agenda delle università non la decida chi contesta»: è la frase più significativa del documento che contiene le linee guida per affrontare e contrastare gli episodi di violenza e antisemitismo negli atenei, approvato dalla giunta della Conferenza dei rettori e diffuso ieri al termine della riunione. (Corriere della Sera)

E far capire loro la contraddizione tra la richiesta di pace in Medio Oriente , che personalmente condivido, e alcuni atti a cui abbiamo... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Nel mio ateneo di proteste ce ne sono poche ma in... Noi non siamo per la guerra ma per la pace e la libertà di espressione. (Virgilio)