Cinquant'anni di sacerdozio di Papa Francesco. Gli auguri del vescovo Marcello Semeraro

Diocesi di Lecce ESTERI

Cinquant'anni di sacerdozio di Papa Francesco.

Gli auguri del vescovo Marcello Semeraro. “Un’occasione per rinnovare i motivi di lode e gratitudine al Signore che, nel disegno della sua sapienza, ha scelto Jorge Mario Bergoglio come Successore di Pietro e ce lo ha donato quale principio e fondamento visibile dell’unità nella fede e della comunione nella carità”.

Un anniversario come quello odierno, sottolinea il presule, rappresenta un’opportunità “per ritrovarsi e stare insieme nell’amore e nella gioia ancor più questo avviene quando si tratta di scadenze giubilari, o speciali”. (Diocesi di Lecce)

Se ne è parlato anche su altri media

Quando papa Francesco si affacciò per la prima volta su piazza San Pietro disse: «I cardinali sono venuti a prendermi alla fine del mondo». Le Villas miserarias, i luoghi di papa Francesco: «La pastorale argentina è la pastorale della Chiesa universale». (Famiglia Cristiana)

Questo significa essere ministri: non svolgere delle funzioni, ma servire lieti, senza dipendere dalle cose che passano e senza legarsi ai poteri del mondo. Si possono fare tante discussioni sul rapporto Chiesa-mondo e Vangelo-storia, ma non serve se il Vangelo non passa prima dalla propria vita. (CEInews)

Sono entrato, sentivo che dovevo entrare: quelle cose che senti dentro e non sai cosa sono. Non so cosa sia successo poi. (Farodiroma)

È la bellezza dell'appuntamento che da 50 anni si ripete in una affollatissima Piazza San Pietro, ogni terza domenica d’Avvento: il Bambinello del presepe che migliaia di ragazzi e bambini stringono nelle proprie mani viene benedetto dal Papa Francesco durante la preghiera dell’Angelus. (Vatican News)

Papa Francesco durante l’Angelus benedirà le statuine del presepe raffiguranti il Bambino Gesù portate in piazza da migliaia di bambini, ragazzi e famiglie. L’evento, ideato dal Centro Oratori Romani, quest’anno compie mezzo secolo. (Vatican News)

All’Angelus Papa Francesco ricorda l’esplicito invito del profeta Isaia: “Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa”. Sono queste “esperienze che fanno parte della nostra vita” a scandire la terza domenica di Avvento, detta domenica “della gioia”. (www.amedeolomonaco.it)