La Fed lascia i tassi invariati tra 0 e 0,25%

AGI - Agenzia Giornalistica Italia ECONOMIA

a Federal Reserve, al termine della due giorni di riunione, ha lasciato i tassi invariati tra lo 0 e lo 0,25% e ritiene che con un'inflazione ben al di sopra del 2% e un mercato del lavoro forte, sarà appropriato aumentare i tassi d'interesse statunitense.

È stato confermto il completamento del tapering nel prossimo mese di marzo.

Più in generale, prosegue la nota, gli dicatori economici e quelli relativi al mercato del lavoro, hanno continuato a rafforzarsi. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Ne parlano anche altri media

Ottima giornata per i titoli tech, con gli investitori che prendono posizione sulle azioni che sono state più colpite nella scorse sedute, a causa dei timori che la Federal Reserve possa accelerare la normalizzazione monetaria per combattere l'inflazione. (Teleborsa)

Gli squilibri dell'offerta e della domanda legati alla pandemia e alla riapertura dell'economia hanno continuato a contribuire a livelli elevati di inflazione. "Le condizioni finanziarie complessive rimangono accomodanti, riflettendo in parte le misure politiche a sostegno dell'economia e del flusso di credito alle famiglie e alle imprese statunitensi", viene sottolineato. (Teleborsa)

Da inizio anno i principali indici Usa cedono oltre il 10% penalizzati dal calo dei titoli tecnologici, i più colpiti da un aumento dei tassi di interesse Nella lista delle preoccupazioni, c’è da aggiungere il prezzo del petrolio che oggi ha superato i 90 dollari, sui massimi dal 2014. (Wall Street Italia)

In sintesi la fine del programma di acquisti, deciso nel 2020 per supportare l'economia Usa durante la fase iniziale della pandemia, finirà a marzo, come era nelle attese del mercato La prossima riunione del comitato che decide la politica monetaria americana è in programma il 15 e 16 marzo prossimi. (Milano Finanza)

Attualmente il Wti guadagna il 2,57% a 87,80 dollari al barile, mentre il Brent sale del 2,23% a 89,12 dollari. Guardando ai dati macro, State Street Global Markets ha pubblicato oggi i risultati dello State Street Investor Confidence Index (Ici) relativi a gennaio 2022. (Milano Finanza)

A fare la voce grossa sono poi i titoli oil (+4,46 Tenaris, +3,68% Saipem e +2,98% Eni) sotto la spinta del petrolio. Sebbene la Fed non dovrebbe apportare alcun cambiamento oggi dovrebbe fornire maggiori dettagli sulla politica più restrittiva prevista nel corso del 2022, forse già a marzo. (Finanzaonline.com)