Oxford, dubbi sulla mezza dose "Adesso nuovi test sul vaccino"

ilGiornale.it ECONOMIA

Il farmaco anti Covid richiede «un'analisi ulteriore» ha dichiarato il Ceo dell'azienda farmaceutica, ammettendo che sono necessarie ulteriori verifiche sulle modalità di somministrazione durante test clinici.

La dose e mezza, somministrata a un campione di 2.300 volontari, ha dato effetti migliori rispetto alla dose intera (due fiale) data al campione più ampio di 8.900 persone.

Durante la somministrazione nei test clinici, gli scienziati si erano accorti che una fiala e mezza era più efficace rispetto all'iniezione di due fiale intere. (ilGiornale.it)

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Invece di rifare tutto daccapo, i ricercatori hanno deciso di continuare con la mezza dose e poi dare il richiamo alla dose completa secondo la scadenza programmata. Abbiamo scoperto che era stata sottostimata la dose del vaccino della metà”, ha raccontato Pangalos. (Il Fatto Quotidiano)

Ma in realtà la scelta di sperimentare ulteriormente il vaccino sviluppato dalla multinazionale AstraZeneca in collaborazione con l’Università di Oxford rappresenta un ulteriore elemento di verifica. Il costo annunciato per dose completa annunciato è di 2,80 euro. (La Stampa)

"Si tratta di capire perchè una vaccinazione con metà dose prima (dose prime) e successivamente il richiamo con una dose completa funzioni meglio che cominciando con una dose alta. Il prezzo annunciato è di 3 euro a dose, mentre per gli altri si arriva a 25 dollari. (Today.it)

Il vaccino AstraZeneca contro il Covid necessita di analisi più approfondite: lo ha dichiarato il CEO dell’azienda, a seguito di alcuni dubbi in merito alla sua efficacia. “Dobbiamo convalidarlo, quindi dobbiamo fare uno studio ulteriore“: le parole dell’amministratore delegato di AstraZeneca hanno spiazzato tutti riguardo al vaccino che si prospettava essere ormai pronto. (Yeslife)

Com’è stato possibile che, somministrando una dose e mezzo, anziché due, si sia ottenuta una maggiore efficacia del vaccino? Il vaccino anti-Covid di AstraZeneca, in collaborazione con l’Università di Oxford e con l’azienda italiana Irbm, dovrà passare per nuovi test. (La Legge per Tutti)

Tali dati erano stati oggetto di richiesta di chiarimenti e di dubbi da parte della comunità scientifica internazionale. l candidato vaccino anti Covid-19 sviluppato dall'università di Oxford richiede studi «supplementari». (Ticinonline)