Draghi definisce Erdogan «un dittatore», la Turchia convoca l'ambasciatore italiano ad Ankara

leggo.it ESTERI

Bisogna trovare il giusto equilibrio».

Non si placa la bufera sul sofagate al palazzo presidenziale di Ankara, con il premier Mario Draghi che in serata ha usato parole durissime contro il leader turco.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Aprile 2021, 22:48

«Non condivido assolutamente Erdogan, credo che non sia stato un comportamento appropriato.

Dopo queste parole la Turchia ha convocato l'ambasciatore italiano ad Ankara, Massimo Gaiani. (leggo.it)

La notizia riportata su altri giornali

Ad accenderlo le parole di Mario Draghi che ha usato parole durissime contro Erdogan, dopo l’incidente di protocollo che ha coinvolto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Si muove anche la Farnesina: “Coordineremo con Draghi le iniziative”, ha fatto sapere il ministro degli Esteri Di Maio (LaPresse)

Il ministero degli Esteri turco ha convocato l'ambasciatore italiano mentre il ministro degli Esteri Mevlüt Çavusoglu ha condannato fermamente le “dichiarazioni inaccettabili” del premier italiano Mario Draghi sul presidente Recep Tayyip Erdogan (L'AntiDiplomatico)

“Condanniamo con forza le affermazioni senza controllo del primo ministro italiano nominato Mario Draghi sul nostro presidente eletto”, ha dichiarato il ministro degli esteri, Mevlut Cavusoglu. Tanto che il governo turco ha convocato l’ambasciatore italiano nella capitale, Massimo Gaiani. (Il Fatto Quotidiano)

(Unioneonline/L) Draghi ha anche definito senza mezzi termini Erdogan un "dittatore". (L'Unione Sarda.it)

In pratica il protocollo è stato preparato come se von der Leyen fosse parte della delegazione di Michel e non il capo di una istituzione europea “C’è stato un incidente, ma l’atteggiamento della presidente von der Leyen è stato quello di continuare la riunione per fare passare il messaggio della Ue”, ha aggiunto Mamer. (Il Fatto Quotidiano)

L’Imam sembra si alteri e risponde alla Fallaci che “la veste islamica è per le donne giovani e perbene“ (Periodico Italiano)