Usa, Trump all'attacco: «Il mio è un processo show voluto da Biden»

Giornale di Sicilia ESTERI

Joe Biden è un «totale ritardato» circondato da «fascisti», ed è dietro al «processo show di New York a cui sono costretto»: con lui alla guida gli Stati Uniti «non sopravvivranno altri quattro anni». Donald Trump è un fiume in piena davanti ai suoi sostenitori in New Jersey. Dalla sua furia incontenibile non si salva nessuno, neanche Bruce Springsteen, uno dei residenti più famosi dello Stato e rinomato democratico: «Attiriamo più gente noi» che i suoi concerti. (Giornale di Sicilia)

La notizia riportata su altri giornali

«Quello che stavo facendo era su ordine e a beneficio di Donald Trump»: lo ha detto il suo ex Michael Cohen testimoniando in aula sui suoi sforzi per acquistare e seppellire la vicenda della love story del tycoon con la coniglietta di Playboy Karen McDougal. (Corriere del Ticino)

Secondo la Cnn, l’ex presidente è irritato perché i media seguono le fasi del processo con più assiduità che i suoi comizi: il che era facilmente prevedibile ed è praticamente inevitabile. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

A deporre, nell’aula del tribunale di New York, c’è Michael Cohen: allora, l’avvocato tuttofare, e un po’ anche paraninfo, del magnate; oggi, il suo peggiore accusatore. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

Michael Cohen, l’uomo che per anni è stato l’avvocato e faccendiere di Donald Trump – il suo fixer -, ha cominciato la sua testimonianza nel processo penale contro il tycoon, accusato di aver commesso irregolarità finanziarie nel rimborsare lo stesso Cohen dei 130.000 dollari pagati alla porno attrice Stormy Daniels, per non rivelare la storia del suo rapporto sessuale con Trump nel 2006, compromettendone la campagna elettorale del 2016. (il manifesto)

Oggi nella saga giudiziaria di Donald Trump è stato il giorno di Micheal Cohen. Nel frattempo dall'aula di tribunale trapelano pochi dettagli, in assenza di dichiarazioni del diretto interessato: venerdì scorso, infatti, su richiesta dei legali dell'ex presidente, il giudice Juan Merchan ha ordinato che Cohen non potrà rilasciare dichiarazioni sul caso, così come in parte previsto nell'ordine restrittivo emanato per Trump. (ilGiornale.it)

Una storia che sarebbe stata "catastrofica" per la campagna di Trump, ha sottolineato, precisando che il suo boss era preoccupato per la sua corsa e non per il suo matrimonio con Melania. Micheael Cohen, l'ex avvocato-fixer di Donald Trump, ha confermato in aula che il tycoon gli chiese di occuparsi anche della storia di Stormy Daniels, l'unica oggetto del processo. (Il Messaggero Veneto)