Centri commerciali, serrata contro le chiusure del fine settimana

Primocanale INTERNO

Il tempo è scaduto, le misure vanno revocate.

aracinesche abbassate stamattina in 1.300 centri commerciali di tutta Italia per protestare contro le chiusure del weekend.

Una serrata simbolica, di pochi minuti, che ha interessato 30 mila negozi e supermercati.

Lo chiediamo a nome degli 800mila lavoratori che sono la forza dei centri commerciali", spiegano esercenti che aderiscono all'iniziativa promossa da ANCD-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC-Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali. (Primocanale)

Su altre fonti

Mentre nei centri commerciali tutti i negozi restano chiusi, ad eccezione delle attività che al loro interno vendono beni di prima necessità come supermercati oppure le librerie, a tutti gli altri negozi esterni è consentito, invece, di restare aperti. (Rete8)

Le protesta nei centri commerciali: "Ci sentiamo penalizzati". Non capiamo che cosa cambi il sabato e la domenica rispetto al resto della settimana. "Chiediamo solo di poter lavorare - afferma Alberto De Chirico di Pizza in arrivo - anche il sabato e la domenica cosi come gli altri giorni della settimana. (Il Messaggero Veneto)

“Ho incontrato gli esercenti dei centri commerciali, chiedono la riapertura nei week end e ho concordato con loro che ad oggi ci sono le condizioni per consentire delle aperture controllate”, ha detto il reggente del M5S (LaPresse)

Numerosi gli esercizi italiani che hanno aderito all'iniziativa promossa dalle associazioni del commercio. (LaPresse)

I negozi alle 11 hanno abbassato per qualche minuto le serrande, come previsto dall'iniziativa promossa dalle associazioni del commercio, ANCD-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione, che chiedono «l’immediata revoca delle misure restrittive che da oltre 6 mesi impongono la chiusura dei negozi nei giorni festivi e pre-festivi». (L'Arena)