Moby Prince: 140 vittime, 30 anni di ferite. Mattarella: "Il popolo italiano non può dimenticare"

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I “bozzi” sono 140 così come le vittime della tragedia e come le piantine bianche dell’attigua aiuola, il “giardino della memoria” del Moby Prince.

Moby Prince: 140 vittime, 30 anni di ferite.

La giornata si è chiusa con il concerto per solisti coro e orchestra “Requiem KV626” di W.A.Mozart in ricordo della tragedia del Moby Prince

Infine al Teatro Goldoni la consegna della Livornina d’oro, la massima onorificenza cittadina al vicepresidente dell’Associazione “140 Familiari delle Vittime del Moby Prince” Nicola Rosetti. (QuiLivorno.it)

Se ne è parlato anche su altri media

I misteri Moby Prince, trent'anni di dubbi mai sciolti e una nuova inchiesta di Laura Montanari 09 Aprile 2021 di Laura Montanari. Poi il presidente si sofferma sulle indagini: "Sulle responsabilità dell'incidente e sulle circostanze che l'hanno determinato è inderogabile ogni impegno diretto a far intera luce. (La Repubblica Firenze.it)

Io gli detti anche la mia giacca perché era bagnato e si lamentava, piagnucolava dicendo: ho camminato sui morti, son tutti morti, ho camminato sui morti, son tutti morti”. Allo stesso modo aveva fatto il suo collega di lavoro che quella notte era in barca con lui, Mauro Valli. (Il Fatto Quotidiano)

Ormai non ci sono dubbi – commenta il sindaco di Riposto Enzo Caragliano -; purtroppo, per arrivarci, ci sono voluti trent’anni. E non sono bastati a fare chiarezza su tutti gli inquietanti interrogativi posti da quella notte da incubo. (Gazzettinonline)

Mancherà perché impegnato in una lunga battaglia personale di riabilitazione dopo il grave malore dello scorso 16 febbraio, ma Loris Rispoli, presidente dell'associazione 140, simbolo della lotta dei familiari delle vittime, sarà comunque presente con la mente e con lo spirito di chi non si è mai arreso di fronte all'impunità di una "strage", come ormai da tempo la definiscono i parenti tutti e non più soltanto loro. (LivornoToday)

A trent'anni dalla più grande tragedia della marineria italiana, in cui 140 persone persero la vita, asfissiate e bruciate, nel rogo del traghetto Moby Prince a poche miglia dal porto di Livorno, anche Sergio Mattarella ha fatto sentire la sua voce: “Sulle responsabilità dell'incidente e sulle circostanze che l'hanno determinato è inderogabile ogni impegno diretto a far intera luce – sottolinea il capo dello Stato – e l'impegno che negli anni ha distinto le associazioni dei familiari rappresenta un valore civico e concorre a perseguire un bene comune”. (Il Manifesto)

Lo dichiara il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricordando il trentesimo anniversario del disastro della Moby Prince. L’impegno che negli anni ha distinto le associazioni dei familiari rappresenta un valore civico e concorre a perseguire un bene comune”. (Riviera Oggi)