Covid: salgono a 15.479 i casi registrati oggi in Italia, 353 i morti

QuiFinanza ESTERI

editato in: da. (Teleborsa) – Sono 15.479 i contagi da coronavirus Sars-CoV-2 registrati oggi in Italia, in aumento rispetto ai 13.762 di ieri.

I decessi odierni sono 353 (ieri erano +347), per un totale di 95.235 vittime da febbraio 2020.

A livello regionale in Lombardia sono stati rilevati 3.724 casi, in Emilia Romagna 1.821 e in Campania 1.616

Complessivamente sale ad almeno 2.780.882 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altre fonti

All’inizio della pandemia, una delle prime domande poste dagli scienziati è stata: “Qual è il rischio per i bambini?”. Quindi non sorprende che i bambini, in quanto parte della popolazione completamente non vaccinata, rappresentino una percentuale maggiore di infezioni da coronavirus in Israele (Business Insider Italia)

Pubblicità. x. Coronavirus Italia: la situazione aggiornata relativa a morti, nuovi contagiati e guariti. Questo il Bollettino di oggi, 20 Febbraio. (AssoCareNews.it)

Oggi pomeriggio conferenza straordinaria delle Regioni per proporre un piano condiviso al governo, dove l’ala rigorista i fine settimana li vuole invece tingere di rosso. Che si marciasse spediti verso una nuova stretta lo si era capito da tempo. (La Stampa)

Un nuovo incredibile provvedimento draconiano che porterebbe tutto il Paese in una zona arancione rafforzata (o arancione scuro , come è stata chiamata. In sostanza, misure da zona arancione ("non un lockdown come a marzo") uguali in tutto il Paese (QuiComo)

La sudafricana (che mette in difficoltà il vaccino) per ora è circoscritta in provincia di Bolzano, la brasiliana in Umbria. Da questa seconda ricerca, ramificata in tutte le regioni, è attesa una percentuale almeno doppia, anche perché tra un mese la variante inglese sarà prevalente. (Il Gazzettino)

Seconda mossa: ragionare su un’eventuale zona arancione nazionale, da introdurre per una fase transitoria di almeno un mese con il prossimo decreto. Verso la zona arancione nazionale. Prima mossa: prolungare fino al 5 marzo il blocco degli spostamenti tra Regioni, anche in zona gialla, in modo da allineare il divieto alla scadenza del dpcm attualmente in vigore. (Corriere della Calabria)