Maradona: secondo la relazione dei medici "se ricoverato poteva salvarsi"

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La Procura ha messo in piedi una commissione interdisciplinare per capire se sarebbe stato possibile evitare la morte della stella del calcio mondiale.

Il documento spiega come Maradona “non era in pieno uso delle sue facoltà mentali al momento della dimissione dall'ultimo ricovero".

“Maradona - come evidenziato dal documento pubblicato dalla stampa argentina - avrebbe avuto maggiori possibilità di sopravvivenza se fosse stato ricoverato in un centro sanitario polivalente". (San Marino Rtv)

Se ne è parlato anche su altri media

I rappresentanti della Procura della Repubblica di San Isidro hanno incaricato gli esperti ufficiali di rispondere a 24 domande su temi legati alla salute di Maradona Queste sarebbero le dichiarazioni degli esperti ufficiali convocati dalla Procura Generale di San Isidro, che stanno indagando sulla morte dell'ex Pibe de Oro. (Corriere dello Sport.it)

LE INDAGINI — La Procura ha messo in piedi una commissione interdisciplinare per capire se sarebbe stato possibile evitare la morte di Maradona. Maradona - come evidenziato dal documento pubblicato dalla stampa argentina - "Avrebbe avuto maggiori possibilità di sopravvivenza se fosse stato ricoverato in un centro sanitario polivalente". (La Gazzetta dello Sport)

A Maradona è stato inoltre somministrato "un farmaco controindicato per i pazienti con disturbi cardiaci. ette, tra medici e infermieri, nei guai: "Un comportamento inadeguato, sconsiderato e carente". (Sport Mediaset)

Inoltre, la perizia si oppone all'assenza di cure psicologiche, ritenute "indispensabili per l'adeguato trattamento della patologia che presentava DAM" Il documento, sul quale ha lavorato una folta Commissione Medica, consta di circa 70 pagine di studio e trae 13 conclusioni sulle ragioni della morte di Maradona (GianlucaDiMarzio.com)

La stessa équipe - composta da sette persone, tra cui il neurochirurgo Luque e la psichiatra Cosachov - avrebbe avuto «un comportamento inadeguato, sconsiderato e carente». La commissione aggiunge che, i segni di pericolo di vita presentati dal paziente, «sono stati ignorati». (Ticinonline)

Ha presentato segni inequivocabili di un periodo agonizzante prolungato, motivo per cui si conclude che il paziente non è stato adeguatamente controllato dalle 0.30 del giorno della sua morte. "Avrebbe avuto maggiori possibilità con un ricovero". (Tuttosport)