Banca Etruria, archiviata l’accusa di bancarotta al papà della Boschi: “Verità più forte del fango”

Il Riformista INTERNO

Ma oggi è un giorno bello: la verità è più forte del fango”, ha scritto l’ex ministro su Twitter.

Ovviamente soddisfatta la capogruppo di Italia Viva alla Camera Maria Elena Boschi: “Ancora un’archiviazione per mio padre su Banca Etruria.

— Maria Elena Boschi (@meb) August 20, 2020. Riproduzione riservata

Ancora un’archiviazione per mio padre su Banca Etruria.

L’accusa di bancarotta semplice nei confronti di Pierluigi Boschi e degli altri 11 membri dell’ultimo CdA di Banca Etruria è stata archiviata. (Il Riformista)

La notizia riportata su altri giornali

Almeno una parte di quell’esborso non era dovuta, stabilisce la sentenza che ha condannato Bronchi: fu una distrazione del patrimonio di Bpel, bancarotta fraudolenta. Uscito indenne dal caso liquidazione Bronchi, lo stesso cda più i due ultimi dirigenti sono ora attesi dal processo consulenze: il 14 gennaio 2021. (Corriere di Arezzo)

L’ipotesi di reato - riferisce oggi il “Corriere di Arezzo” - è ora caduta sia per Boschi, ex vice presidente di Banca Etruria, che per gli altri consiglieri. È stata archiviata l’accusa di bancarotta semplice nei confronti di Pierluigi Boschi, padre della deputata di Italia Viva ed ex ministro Maria Elena, e di altri 11 membri dell’ultimo Cda di Banca Etruria. (L'HuffPost)

Arezzo, 20 agosto 2020 - Papà Boschi schiva un altro paletto dell'inchiesta infinita su Banca Etruria e subito sio scatenano sui social la figlia Maria Elena, ex ministro del governo Renzi, e altri renziani. (LA NAZIONE)

L'ipotesi di reato - riferisce oggi il «Corriere di Arezzo» - è ora caduta sia per Boschi, ex vice presidente di Banca Etruria, che per gli altri consiglieri. Per l'ex vice presidente Boschi e per gli altri membri del cda era già caduta mesi fa l'ipotesi più grave, quella della bancarotta fraudolenta. (Il Mattino)

Per l'ex vice presidente Boschi e per gli altri membri del cda era già caduta mesi fa l'ipotesi più grave, quella della bancarotta fraudolenta. Tuttavia per Pierluigi Boschi e gli altri consiglieri resta ancora in piedi l'ipotesi di reato di bancarotta colposa per il filone di indagine sulle cosiddette 'consulenze d’oro' di Banca Etruria (Adnkronos)

La multa risale al 2015, quando Banca d’Italia aveva stabilito le pene pecuniarie in seguito al crac dell’istituto di credito. Per l’ex vice presidente Boschi e per gli altri membri del cda era già caduta mesi fa l’ipotesi più grave, quella di bancarotta fraudolenta. (QuiFinanza)