**Governo: Usigrai, 'giornalisti Rai tenuti a usare femminile per presidente Meloni'**

La Sicilia INTERNO

Roma, 23 ott. "L'avvocato, l'avvocata. Il presidente, la presidente. Mentre l'Italia si sta faticosamente adeguando agli standard europei sull'uso del femminile negli incarichi pubblici e nelle professioni - come dimostra anche la recente scelta della Treccani, che segue le indicazioni già fornite dall'Accademia della Crusca - in molte testate della Rai stiamo assistendo ad un pericoloso arretramento. (La Sicilia)

Su altri giornali

Una nota dell'organizzazione sindacale fa sapere che "L'avvocato, l'avvocata. Giorgia Meloni non intende essere chiamata in altro modo se non "il" presidente del Consiglio. (Liberoquotidiano.it)

Ma, dal punto di vista della consuetudine sociale, se la presidente desidera essere indicata come il presidente ne ha diritto. E' l'indicazione della linguista Valeria della Valle, condirettrice del Dizionario della Lingua Italiana Treccani, la quale conversando con l'AdnKronos si esprime sulla richiesta avanzata dal premier Giorgia Meloni di essere chiamata al maschile anziché al femminile. (Adnkronos)

Alla fine Giorgia Meloni è l'Uomo forte che l'Italia aspettava da tempo. (ilGiornale.it)

Polidori Massimiliano Panarari, sociologo, perché la Meloni ha scelto di farsi chiamare ’il presidente’ al maschile? "È un messaggio politico molto chiaro. La sensazione è che la Meloni, che ha dovuto combattere in un mondo maschilista e patriarcale, quale quello della destra storica, abbia avuto paura che in un ricorso alla declinazione femminile ci fosse una deminutio del suo ruolo e della sua forza istituzionale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il premier o la premier?: per i giornalisti Rai solo uso al femminile Dopo la notizia sulla scelta di Giorgia Meloni, di voler essere chiamata “il” presidente del Consiglio, l'Usigrai chiarisce come ci si deve comportare con il linguaggio di genere. (Libero Magazine)

E' anche un segno di quanto la sinistra resti ancorata a ideologie anacronistiche. Un'arretratezza che (Secolo d'Italia)