Cina: nessuna scadenza per accordo con Usa. Milano sale - MilanoFinanza.it

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"Non fisseremo alcuna scadenza per raggiungere un accordo.

Questo accordo, questi negoziati devono essere basati sull'uguaglianza e il rispetto reciproco", ha dichiarato Hua Chunying, portavoce della diplomazia cinese.

La scorsa settimana Trump ha scatenato le proteste di Pechino dopo aver firmato un disegno di legge a sostegno dei manifestanti antigovernativi di Hong Kong.

Il disegno di legge deve essere compatibile con una versione approvata dal Senato a settembre prima che possa diventare legge. (Milano Finanza)

Ne parlano anche altre testate

Pechino ha infatti deciso di escludere alcuni prodotti dall'aumento dei dazi sull'import Usa. Dalla riunione è atteso un accordo sul prolungamento dei tagli alla produzione che dovrebbe sostenere i prezzi del greggio. (la Repubblica)

Troppo alte, di nuovo, le incertezze sulla concretizzazione di un'intesa commerciale tra le due superpotenze economiche. In Giappone, l'equivalente Pmi servizi è aumentato a 50,3 punti a novembre. (la Repubblica)

Asia in rialzo stamattina, mentre gli investitori riflettono sulle ultime indiscrezioni di Bloomberg secondo cui Stati Uniti e Cina potrebbero essere vicini a un'intesa sulla rimozione di alcuni dazi. L'indice per dicembre ha registrato -6 da -9 di novembre, quando aveva registrato il punto più basso dal 2013. (Milano Finanza)

Una notizia che dovrebbe rincuorare i tanti investitori e risparmiatori le cui sorti dipendono dall’esito delle guerra commerciale tra USA e Cina. Quel che gli investitori temono più di tutto è lo stallo dei rapporti tra i due Paesi, che potrebbe portarsi a uno sclerotizzarsi dei loro rapporti commerciali e politici, rendendo la guerra un fatto cronico e non, come è ora, transitorio. (Business Insider Italia)

Guerra commerciale: la Cina rinuncia a dazi su beni USA. La decisione del governo di Pechino è significativa: la Cina eliminerà i dazi di importazione su semi di soia e carne di maiale provenienti dagli Stati Uniti. (Money.it)

Dopo che la mia voce è comparsa per la prima su Rfa, la mia famiglia è diventata un bersaglio dello Stato. Questo è stato il punto critico dei miei 17 anni passati in America, anni di costante paura e preoccupazione per la mia famiglia rimasta a casa, nella provincia cinese del Xinjiang. (Tempi.it)