Casteldaccia, la strage in subappalto: il "tappo" saltato e gli operai senza autorizzazione soffocati dal gas

Open INTERNO

Gli operai uccisi nella strage di Casteldaccia non dovevano essere lì. Perché l’appalto, anzi il subappalto, non prevedeva lavori dentro le fogne. Non erano quindi autorizzati a scendere nella rete fognaria e nel sistema di sollevamento delle acque reflue. Sono scesi perché una sonda si è bloccata. Ma poi l’ostruzione è saltata. E così i liquami si sono riversati nella cisterna, mentre il gas ha investito la squadra. (Open)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Gli ispettori in tutta la Sicilia sono una sessantina: non solo sono pochi ma svolgono quasi esclusivamente attività amministrativa e di contenzioso”. “Il personale in servizio negli ispettorati delle 9 province è composto da circa 300 unità. (Grandangolo Agrigento)

La Barbera, 28 anni, che era addetto al controllo della segnaletica stradale, è la più giovane delle vittime della tragedia di Casteldaccia, dove lunedì (6 maggio), con lui, sono morti altri quattro colleghi. (Giornale di Sicilia)

«Una tragedia annunciata, come tante altre, figlie dei soliti passaggi di committenza: appalti, subappalti, appaltatori, fatti senza controlli». Al Policlinico di Palermo è il giorno delle autopsie degli operai morti lunedì (6 maggio) a Casteldaccia (Giornale di Sicilia)

Ripristinata la situazione fognaria presso le palazzine Ater in Via Garigliano e via Volturno a Cassino. I tecnici dell’Ente sono intervenuti accertando l’effettiva ostruzione della rete fognaria, dovuta a una pulizia ordinaria non effettuata correttamente dai condomini. (Frosinone News)

L'accusa è di omicidio colposo plurimo. (Fanpage.it)

Dopo di lui hanno perso la vita Giuseppe Miraglia, 47 anni, Roberto Raneri, 51 anni, Ignazio Giordano, 59 anni, e Giuseppe La Barbera, 28 anni. Un sesto operaio, Domenico Viola, 62 anni, è intubato in ospedale. (BlogSicilia.it)