Stefano Accorsi sarà Guglielmo Marconi nella nuova serie Rai: quando andrà in onda

Una miniserie Rai dedicata a Guglielmo Marconi per ricordare i 150 anni della nascita del padre della telegrafia senza fili. Arriverà in prima serata su Rai 1 lunedì 20 e martedì 21 maggio e vedrà Stefano Accorsi nei panni dell'inventore bolognese premio Nobel per la fisica nel 1909. Un ruolo cucito addosso di fatto all'attore, che avrà modo di interpretare un illustre suo concittadino. Di più: la miniserie, che si chiamerà "L'uomo che ha connesso il mondo", cade anche nell'anno delle celebrazioni per il 100esimo anniversario della nascita di Radio Rai (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri giornali

È la prima volta che Stefano Accorsi si cimenta con un personaggio realmente esistito del calibro dell’inventore e scienziato Guglielmo Marconi. (Milleunadonna.it)

La serie andrà in onda lunedì 20 e martedì 21 maggio, in occasione del 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi (che sarà interpretato da Stefano Accorsi) (Il Faro online)

E in buona parte è dovuta al genio e all’intraprendenza di un italiano: Guglielmo Marconi. Abituati con un click a collegarci con i luoghi più remoti del mondo, spesso dimentichiamo che l’interconnessione globale in cui viviamo è un fenomeno recente. (L'Unione Sarda.it)

Con queste parole Stefano Accorsi descrive lo scienziato e imprenditore, padre della telegrafia senza fili, inventore della radio e pioniere delle moderne telecomunicazioni, premio Nobel per la Fisica nel 1909 a cui dà il volto (assieme a Nicolas Maupas nella versione giovane) nella miniserie in arrivo su Rai1 il 20 e il 21 maggio. (Il Centro)

Ma non tutti sapevano che era stato proprio lui ad inventare ciò che oggi permette loro di usare i cellulari. «Non che non lo avessero mai sentito nominare precisa la produttrice di Stand By Me -. (ilGiornale.it)

È un uomo importante, l’italiano più conosciuto al mondo, un senatore, tutti lo chiamano eccellenza, ma Mussolini si aspetta da lui, pretende, un’arma che lo renda il più forte in un’Europa già attraversata da venti di guerra. (QUOTIDIANO NAZIONALE)