Vibo, concorso truccato per favorire l'ex presidente Niglia

Gazzetta del Sud - Edizione Calabria INTERNO

Non c’è solo il concorso pubblico che sarebbe – secondo l’accusa – stato truccato, ma anche l’aggravante mafiosa, perché lo scopo sarebbe stato quello di «insediare, all’interno della pubblica amministrazione, un soggetto di fiducia della criminalità organizzata, da asservire alle proprie necessità, in funzione del rafforzamento della propria influenza sul territorio». Ad essere definito così dagli inquirenti guidati dal procuratore Nicola Gratteri è Andrea Niglia , un volto noto della politica vibonese che nel recente passato è stato presidente della Provincia e sindaco di Briatico (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Turriziano Jonathan Segretario Generale provinciale di Vibo Valentia e del 14° BTG Calabria del Sindacato dei Carabinieri Unarma esprime la propria felicitazione per la brillante operazione di polizia che, stamane, ha condotto al maxi blitz contro la ‘Ndrangheta, con il coordinamento della DDA di Catanzaro sotto la guida del Dott. (La Nuova Calabria)

Si legge ancora nella nota - "i Carabinieri hanno documentato un importante summit di ‘ndrangheta tenutosi all’interno di una struttura turistica della “Costa degli Dei”, in occasione di un ricevimento nuziale, ove dal “Crimine” della “Provincia” venivano impartite disposizioni operative e “comportamentali” ai presenti, ossia venivano date indicazioni su come le diverse famiglie malavitose del vibonese dovevano comportarsi per la spartizione dei proventi illeciti e per dirimere eventuali controversie. (Prima Merate)

Quelle per le posizioni da funzionario contabile (inquadramento categoria D, assunzione a tempo pieno e indeterminato) si svolgeranno invece a partire dalle ore 9.30 del 31 maggio 2023. Seconda chiamata per le prove preselettive del maxi-concorso al Comune di Messina: il 31 maggio 2023 sarà infatti il turno dei 1.050 candidati per i 25 posti da funzionario contabile. (Normanno.com)

“L’imponente blitz dei carabinieri di Vibo Valentia che ha portato all’esecuzione di un provvedimento di fermo nei confronti di 61 presunti appartenenti alle principali famiglie ‘ndranghetiste della provincia, che vede indagate complessivamente 167 persone, restituisce ancora una volta uno fotografia preoccupante della pervasività della ‘ndrangheta in vaste parti del territorio e della capacità di condizionare ogni settore della vita sociale ed economica ed anche la pubblica amministrazione. (Calabria 7)

Nelle prime ore di oggi, mercoledì 10 maggio, nella provincia di Vibo Valentia, ma anche in Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto, il Comando Provinciale Carabinieri di Vibo Valentia, con il supporto di oltre 500 uomini della Legione Calabria, dei comandi territorialmente competenti, del 14° Battaglione, dei Cacciatori di “Calabria”, “Sicilia” e “Puglia”, del Nucleo Cinofili e dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, a conclusione di una complessa e articolata attività investigativa, nella quale risultano indagate 167 persone, di cui 33 detenute per altra causa, hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso da questa Procura Distrettuale Antimafia, guidata dal Procuratore Nicola Gratteri, nei confronti di 61 soggetti, che sarebbero tutti appartenenti alle principali famiglie ‘ndranghetiste della provincia vibonese. (Prima Monza)

Se in totale sono 167 gli indagati nell'ambito dell'operazione anti 'ndrangheta scattata questa mattina a Vibo Valentia, ad opera della Dda di Catanzaro, gli arrestati sono 61. (Zoom24.it)