Gli infermieri NoVax ricorrono alla vaccinazione antitetanica per salvare il posto di lavoro

Nurse Times SALUTE

Sarebbero in molti i “professionisti” della salute ad avere tentato di sfuggire alla chiamata dell’Hub sfruttando una presunta controindicazione della vaccinazione antitetanica.

Così alcuni sanitari no vax dell’Asl di Biella stanno cercando di usare questa indicazione della scheda tecnica per evitare il vaccino contro il Covid-19.

Ma la Regione ha prontamente spiegato che i vaccini a mRna non abbiano il virus vivo attenuato e che il trucco sarebbe sbagliato sia dal punto di vista clinico che deontologico. (Nurse Times)

Ne parlano anche altre fonti

La comunicazione arriva dall’Assessorato regionale alla Salute, informando che la messa in sicurezza delle persone anziane ed estremamente vulnerabili rimane una priorità. Tra i soggetti risultati positivi il 90 per cento non ha una vaccinazione completa e questo dato dimostra che la vaccinazione rimane lo strumento indispensabile per uscire dalla pandemia. (PerugiaToday)

La dose 'booster', diversamente da quella addizionale, verrà invece somministrata dopo 6 mesi dall'ultima dose definendo la strategia in favore di ulteriori gruppi tra cui fragili e a maggiore rischio per esposizione professionale. (MilanoToday.it)

Dopo il via libera da parte del Comitato tecnico scientifico di Aifa e come preannunciato nei giorni scorsi da Roberto Speranza, il ministero della Salute ha diffuso la circolare con l’elenco contenente le specifiche condizioni mediche delle persone fragili da cui si partirà con la somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid. (Open)

Circa 7 mila su 135 mila, il 5,6%. Sono i numeri di coloro che, tra il personale scolastico, non ha ancora ricevuto nemmeno la prima dose di vaccino. (La Sicilia)

La giovane paziente oncologica era stata una delle testimonial anti-Covid della Regione Lombardia. Leggi anche -> Muore a 27 anni per un cancro terminale: i medici pensavano alla menopausa precoce. Martina Luoni avrebbe dovuto subire un intervento chirurgico durante la pandemia dello scorso anno, ma proprio a causa dell’emergenza Covid-19 si era vista rimandare l’intervento. (Periodico Italiano)

"Al momento, in base alle indicazioni del Cts, si considera prioritaria la somministrazione della dose addizionale nei soggetti trapiantati e immunocompromessi", evidenzia il ministero. La terza dose del vaccino covid verrà somministrata in Italia almeno dopo 28 giorni dall'ultima a trapiantati e immunodepressi, come stabilito dalla circolare firmata dal direttore generale Prevenzione Giovanni Rezza. (Adnkronos)