La disavventura di Calenda: stop alla candidata sadomaso

ilGiornale.it INTERNO

Calenda non ha niente a che fare con le prestazioni della Lady.

La signora Zaghi si prende sul serio: «La mia candidatura - scrive - è un segnale per capire se abbiamo le palle di vivere senza pregiudizi.

A lei non basta, rivela a Un giorno da pecora: «Calenda è stato discrimatorio, l'ho visto una sola volta, sono rimasta male, essere una mistress e girare video blasfemi non esclude l'interesse politico»

Carlo Calenda, europarlamentare faccia d'angelo in polo blu, famiglia Mulino bianco con moglie, tre figli piccoli e tanti capelli biondi, era affaccendato tra gas, geopolitica, Draghi, e al massimo cinghiali romani. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre testate

Non si spegne sui social la discussione sulla discesa in politica di Doha Zaghi, la 'dominatrice' candidata con Azione alle amministrative a Como ma poi estromessa dalle liste dopo un intervento di Carlo Calenda. (L'HuffPost)

Luppi in un primo momento ha difeso la scelta di inserire Doha Zaghi nella lista di candidati, evidentemente prima che venissero alla luce i dettagli che caratterizzano i video girati dalla mistress Se queste sono le proposte di chi avrebbe voluto amministrare la splendida città di Como. (QuiComo)

Da qui il dietrofront di Calenda: «Non conoscevo i trascorsi della signora in questione. Bene, la ragazza di Gioia del Colle era cresciuta nel Pd, nella scuderia di un noto postcomunista murgiano, Giuseppe «Lenin» Masi (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Un tempo credevano a chi da una villa con 120 stanze voleva eliminare l'Imu e faceva credere che chiunque poteva diventare come lui. Era un miraggio, più che un sogno, in vendita, ma almeno esaltava come un valore l'azione e non la passività. (Liberoquotidiano.it)

Controlla inetti, indagati e fascistoidi nelle tue liste piuttosto Matteo Salvini" Se queste sono le proposte di chi avrebbe voluto amministrare la splendida città di Como… Complimenti", scrive Salvini. (La Sicilia)

Perché questo è un caso di discriminazione”, ha detto la 31enne imprenditrice digitale in un’intervista a Il Corriere della Sera. “Accetto di non esser più candidata ma consapevole che l’Italia è un Paese dove c’è ancora discriminazione. (Fatti e Misfatti TGCOM24)