Il re del Belgio si scusa per le ferite del colonialismo in Congo

Il Sole 24 ORE ESTERI

Il Congo diventò proprietà privata di Leopoldo II all'indomani della Conferenza di Berlino del 1885.

Celebrazioni a Bruxelles per il 60esimo anniversario dell’indipendenza del Congo dal Belgio.

La clamorosa presa di posizione è stata successivamente fatta propria dal governo federale che ha preannunciato da parte del Belgio «un percorso di verità» sul suo discusso passato coloniale.

Statue di Leopoldo II sono state rimosse con la violenza, tra cui una particolarmente nota nel quartiere bruxellese di Auderghem (Il Sole 24 ORE)

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Il "Libero Stato del Congo" non fu mai formalmente né libero né uno Stato, ma un privato dominio che il monarca gestì senza alcun controllo, neppure da parte del governo belga. Tre settimane fa una statua di Leopoldo II è stata data alle fiamme da manifestanti anti-razzisti nella città belga di Anversa. (Avvenire)

(Afp). Re Filippo del Belgio - primo sovrano belga della storia a farlo - ha espresso "profondo rammarico per le ferite" inflitte durante il periodo coloniale alla Repubblica democratica del Congo. (Adnkronos)

"Tengo a esprimere il mio più profondo rammarico per queste ferite del passato, il cui dolore è oggi alimentato dalle discriminazioni ancora presenti nelle nostre società". (la Repubblica)

Per la prima volta in assoluto il re Filippo del Belgio si è scusato per la brutalità del regime coloniale imposto nel Paese coloniale a cavallo tra Otto e Novecento. Dal canto suo, il presidente Tshisekedi, alla vigilia dell’anniversario dell’indipendenza, aveva affermato che il governo “ancora combatte per portare il Paese fuori dal circolo vizioso di instabilità e povertà“. (Il Fatto Quotidiano)