Coronavirus, la mamma di Seattle che ha sperimentato il vaccino: «Volevo fare qualcosa per gli altri, sto bene»

Il Messaggero SALUTE

Jennifer Haller, 43 anni e madre di due figli, si è offerta volontaria per sperimentare per prima il vaccino allo studio per il coronavirus.

Non utilizza alcuna forma di virus vivo o indebolito, quindi Haller non può contrarre il coronavirus dal vaccino.

Coronavirus, mamma di 43 anni è la prima a testare il vaccino anti Covid-19: «Per me è una grande opportunità». La ricerca.

Il 16 marzo Haller e altri tre partecipanti allo studio sono stati i primi a essere vaccinati. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo sviluppo del vaccino è già un affare rischioso, in termini commerciali e ridimensionare la produzione quando non si sa ancora se il prodotto avrà successo non è una cosa fattibile. (Money.it)

Non parlo solo del vaccino a cui stiamo lavorando noi, ce ne saranno anche altri che potranno portare il loro contributo ad uscire da questo incubo. È stato un incredibile tour de force non-stop».«In questa prima fase l’obiettivo è dimostrare che il vaccino è ben tollerato e non causa effetti collaterali a dosi crescenti. (L'Espresso)

Trovata la soluzione per spianare la strada al vaccino Il ministro degli esteri Luigi Di Maio auspica una grande alleanza internazionale. Il lavoro con gli altri Stati è fondamentale in tempi di emergenza. (Yeslife)

Oltre a servire mesi per avere una risposta, quindi, non si tratterà di un vaccino contro il Covid-19 ma semmai di un possibile aiuto per ridurne la virulenza. La sperimentazione. C’è poi un’altra domanda da farsi: un vaccino per una malattia batterica come può proteggere contro un’infezione virale di tutt’altra natura? (Corriere della Sera)