“Tutte le mie spese tracciate”. Domani la verità di Toti ai pm

“Tutte le mie spese tracciate”. Domani la verità di Toti ai pm
La Repubblica INTERNO

Genova — «Ho tracciato tutte le spese, ciò che è entrato è stato speso per iniziative politiche, in tasca non mi sono messo nulla», assicura Giovanni Toti. E lo ripeterà domani, alle 11, ai pm Luca Monteverde e Federico Manotti, titolari dell’inchiesta sulla corruzione elettorale, il falso e il voto di scambio, i capi di accusa che gli vengono contestati. Dalla sua casa di Ameglia (La Spezia) dov… (La Repubblica)

Su altri giornali

Questo articolo su Giovanni Toti è pubblicato sul numero 22-23 di Vanity Fair in edicola fino al 4 giugno 2024. (Vanity Fair Italia)

(di Silvia Truzzi – ilfattoquotidiano.it) – L’indagine che sta scuotendo la Regione Liguria ha scoperchiato un sistema di potere di cui verrà appurato l’eventuale contorno criminale. (Iacchite)

Sono frutto di tre bonifici da 10 mila, 10 mila e 35 mila euro datati 10 giugno, 21 settembre e 20 ottobre 2022. Nelle carte dell’inchiesta sulla corruzione in Liguria gli investigatori dicono che quel conto è abitualmente utilizzato come politico. (Open)

Toti, domani l'interrogatorio: dalla revoca dei domiciliari alle dimissioni, cosa succederà

Tra gli indagati, solo l’imprenditore Mauro Vianello, responsabile dell’Ente Bacini, ha presentato ricorso al Riesame contro l’interdizione dall’attività professionale. (QuiFinanza)

Genova I soldi che gli imprenditori versavano ai comitati elettorali del governatore ligure Giovanni Toti venivano dirottati con una certa disinvoltura su conti privati: sia dello stesso Toti, perlomeno dal 2018/2019, sia del suo capo di Gabinetto Matteo Cozzani, come dimostra un incrocio di segnalazioni della Banca d’Italia e della Finanza, che hanno dato impulso all’inchiesta a valle della qua… (La Stampa)

Dopo due settimane ai domiciliari, domani mattina il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sarà interrogato dai pm nell’ambito dell’inchiesta sui presunti finanziamenti illeciti che, stando all’inchiesta della Procura di Genova, avrebbero regolato affari privati, nomine e concessioni nel porto. (ilmessaggero.it)