Coronavirus, immigrati e vaccino antitubercolare. Come stanno le cose

Corriere della Sera SALUTE

La sperimentazione. C’è poi un’altra domanda da farsi: un vaccino per una malattia batterica come può proteggere contro un’infezione virale di tutt’altra natura?

Immigrati. Dopo aver scansato con terrore qualsiasi cinese a gennaio ed essere poi diventati in breve noi italiani i nuovi untori, si poteva pensare che avessimo imparato la lezione.

Oltre a servire mesi per avere una risposta, quindi, non si tratterà di un vaccino contro il Covid-19 ma semmai di un possibile aiuto per ridurne la virulenza. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In meno di tre settimane abbiamo iniziato studi preclinici, dimostrando che il vaccino funzionava in vitro e abbiamo avviato gli esperimenti nei topi. Non parlo solo del vaccino a cui stiamo lavorando noi, ce ne saranno anche altri che potranno portare il loro contributo ad uscire da questo incubo. (L'Espresso)

Trovata la soluzione per spianare la strada al vaccino Il ministro degli esteri Luigi Di Maio auspica una grande alleanza internazionale. Il lavoro con gli altri Stati è fondamentale in tempi di emergenza. (Yeslife)

Tutti gli ostacoli allo sviluppo del vaccino contro il coronavirus. Quando il vaccino contro il coronavirus verrà finalmente approvato, sarà necessario in grandi quantità - ma molte delle società che sono a lavoro sulla sua creazione non hanno la capacità produttiva necessaria. (Money.it)

Coronavirus, mamma di 43 anni è la prima a testare il vaccino anti Covid-19: «Per me è una grande opportunità». La ricerca. Jennifer Haller, 43 anni e madre di due figli, si è offerta volontaria per sperimentare per prima il vaccino allo studio per il coronavirus. (Il Messaggero)